Scott Jovane pronto a lasciare Rcs

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Verso l’addio. L’amministratore delegato della Rcs Pietro Scott Jovane starebbe trattando il compenso per lasciare il vertice della società editoriale, che nei giorni scorsi ha raggiunto l’accordo per la cessione della Rcs Libri alla Mondadori della famiglia Berlusconi.

Domani è in agenda una riunione del consiglio di amministrazione e potrebbe essere l’occasione per rassegnare le dimissioni. La società “non commenta” le voci, ricordando che “era già in calendario un consiglio di amministrazione” per domani, con in agenda la trattativa con le banche per la rinegoziazione degli accordi sul debito.

Nella notte di domenica il cda di Rcs ha dato via libera all’unanimità alla cessione dell’area Libri del gruppo, a cominciare dallo storico marchio Rizzoli, a Mondadori.
Jovane, impegnato a raddrizzare i conti della società editoriale sin dal suo arrivo alla guida nel luglio del 2012, ha curato in prima persona il negoziato, definendolo una “priorità”. La trattativa con Mondadori, secondo quanto riferiscono fonti vicine alla situazione, avrebbe però suscitato perplessità all’interno del cda sia per i tempi lunghi (quasi otto mesi) sia per il prezzo finale della cessione, fissato in 127,5 milioni di euro.

C’è inoltre attesa sul mercato per il piano industriale di Rcs, preannunciato per settembre, ma ancora non presentato. Sarebbe questo il motivo dello scontro tra l’amministratore delegato e gli azionisti. Rimane l’incognita aumento di capitale: il cda è già autorizzato a chiedere ai soci fino a 190 milioni di euro, che andrebbero ad aggiungersi alla ricapitalizzazione da 400 milioni portata a termine nel 2013, e il timore è che si debba procedere all’operazione nonostante la vendita della Rizzoli.

 

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