Spending Review, un passo avanti e dieci indietro

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 Cottarelli, il commissario alla spending review, ha incolpato il governo di voler tagliare la spesa per sovvenzionare altra spesa, rendendo così inutili i tagli.

Nella risposta ad un editoriale di Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera, in cui il giornalista conoscitore di economia si domandava per quale motivo il lavoro di Cottarelli non avesse ancora dato frutti, Cottarelli spiega che il denaro risparmiato è stato già rivolto ad altre sezioni di spesa.È una forte critica al lavoro del governo, accusato di aver mandato in fumo 1,6 miliardi di risparmi futuri. E la maggior parte dei giornali italiani dicono che l’ex FMI è “pronto a lasciare”.

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“Se si utilizzano risorse provenienti da risparmi sulla spesa per aumentare la spesa stessa, il risparmio non potrà essere utilizzato per ridurre la tassazione su lavoro. Condizione, a mio giudizio, essenziale per una ripresa dell’occupazione in Italia”. È quel che ha scritto precisamente il commissario alla spending review sul suo blog.

“Si sta diffondendo la pratica di autorizzare nuove spese indicando che la copertura sarà trovata attraverso future operazioni di revisione della spesa o, in assenza di queste, attraverso tagli lineari delle spese ministeriali – ha spiegato Cottarelli – era già successo nella Legge di Stabilità del 2014, nel decreto legge 4 di fine gennaio 2014 (per evitare il taglio delle spese fiscali) e nel decreto legge sulla pubblica amministrazione. Ora questa pratica sembra sia utilizzata per finanziare il pensionamento di alcuni lavoratori arrivati alla cosiddetta quota 96 e tenuti in servizio in base alle regole di pensionamento vigenti”.

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