80 mila posti di lavoro che andranno perduti solo nel primo trimestre del 2013. E’ questo quanto emerge dall’indagine relativa al primo trimestre dell’anno sulla base del sistema informativo “Excelsior” di Unioncamere e ministero del Lavoro.
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L’indagine evidenzia come la situazione del lavoro e delle imprese in Italia sia ancora piuttosto lontana dall’essere risolta e le prospettive per il nuovo anno ne sono una prova. Nonostante gliย sforziย fatti dal governo uscente per risanare questa situazione, le imprese italiane vivono ancora nell’incertezza e la piรน grave emorragia di posti di lavoro sarร proprio per i dipendenti. La bilancia indicaย 137.800 assunzioni dirette di personale dipendente tra gennaio e marzo e 218 mila uscite programmate, con un disavanzo, quindi, di 80 mila posti.
Il rilancioย dell’apprendistato,ย tanto voluto dalla Fornero, non sta dando i frutti sperati e gli imprenditori preferiscono utilizzare altre tipologie di contratto, come i contratti a tempo determinato.
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Come ogni anno, comunque, si evidenziano un buon numero di assunzioni conย a carattere interinale, contrattiย parasubordinati e “autonomi”, ma il ricorso a queste forme contrattuali, per quanto possa essere un indicatore positivo, non raggiunge i livelli del 2011 (-23%).
le uniche aziende e imprese che mostrano in controtendenza sono leย aziende esportatrici e quelle orientate all’innovazione.