Buone notizie dallo spread italiano che ย ha registrato in queste prime fasi del nuovo anno una discesa sotto i 200 punti. Il vantaggio รจ che l’Italia dovrร pagare meno interessi ai detentori di Titoli di Stato.ย
Intanto proseguono bene gli indici Americani, come commenta Vincenzo Longo di IG: ”ย il Dow Jones IA che sale dello 0,67%. Positivi anche lโS&P500 e il Nasdaq 100. Continua a piovere denaro soprattutto sulla periferia dellโEurozona con Madrid che strappa oggi la maglia rosa a Milano mettendo a segno un rialzo del 3%. Da inizio anno sia il Ftse Mib che lโIbex sono in rialzo del 2,5%, segnale questo che gli operatori stanno puntando su un recupero piรน veloce della periferia dellโarea euro verso la Germania (Dax -0,95% da inizio anno) dopo il gap che si รจ creato dallโestate del 2011. Fondamentale รจ stato il calo dei rendimenti sui titoli di Stato della periferia a seguito del ritorno sul mercato primario per lโIrlanda.
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Sorprendenti sono stati anche i dati Usa sulla bilancia commerciale di novembre, che hanno registrato un forte restringimento del deficit commerciale, arrivato ai minimi da ottobre del 2009 (a 34,3 mld usd). Il rialzo dellโexport favorito dal dollaro debole, e il calo dellโimport, causa incremento della produzione di petrolio in Usa, sono le due cause principali di questo restringimento.
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Sul fronte governativo, rimane poco sotto i 200 punti base lo spread Btp-Bund oggi, nonostante il rendimento sui titoli italiani si sia portato ai nuovi minimi da maggio 2013 al 3,88%. Questa volta il ritorno degli acquisti sul Bund (rendimento allโ1,86%) dopo le recenti vendite hanno ostacolato unโulteriore discesa del differenziale. Lโulteriore affievolimento delle tensioni e il riposizionamento del Bund sopra al 2% potrebbe condurre a una discesa dello spread verso i 180-160 pb entro il primo trimestre. Un ruolo importante รจ stato giocato anche dallโasta irlandese che ha registrato i 14 miliardi di euro contro lโofferta di 3,75 mld”.