Da gennaio 2014 è in vigore la nuova Iuc, sugli immobili, Imposta Unica Comunale, contenente Imu, Tasi e Tari e che si basa su due presupposti: la proprietà di immobili per cui andrà pagata l’Imu, eccetto le abitazioni principali; e sull’utilizzo di servizi comunali a cui sono legati un tributo per i servizi indivisibili (Tasu), a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile, e una tassa sui rifiuti (Tari), che dovrà essere versata da chi occupa, a qualsiasi titolo, l’immobile in questione. L’aliquota massimadi Imu e Tasi non dovrà superare il 10,6%.
Per il 2014, l’aliquota massima della Tasi pertinente alla prima casa non può superare il 2,5 per mille. La tassa spetterà ai proprietari a qualsiasi titolo nella misura massima dell’8,1 per mille per anno, ad eccezione per le prime case e per i terreni agricoli e fabbricati rurali. Un altro 1,5 per mille sarà pagato da tutti gli utilizzatori, a qualsiasi titolo, degli immobili.
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Preoccupati i Comuni italiani, secondo cui all’appello mancano 1,5 miliardi di euro che i sindaci tenteranno di trovare alzando il più possibile l’aliquota Tasi. Se, infatti, l’Imu prevedeva sconti per le famiglie di 200 euro più 50 per ogni figlio, la Tasi all’interno della Iuc permetterà solo 26 euro di detrazioni. Va poi tenuta in conto anche la cosiddetta mini-Imu, per le prime abitazioni, che dovrebbe essere pagata entro il 24 gennaio.
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Intanto anche i sindacati chiedono spiegazioni particolareggiate al Governo su come indirizzare al meglio i cittadini nell’adempimento delle nuove tasse da saldare entro pochi giorni visto che molte scadenze sono per gennaio.