La Merkel e Renzi uniti contro l’Austerity in Europa

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 La cancelliera replica dura al rigore del presidente della Bundesbank, Jens Weidamann: “Il patto di stabilità va interpretato con flessibilità. Le priorità sono il lavoro e il ritorno alla crescita economica in tutta l’Eurozona”

Il Patto di stabilità va compreso con flessibilità; le priorità sono oggi il lavoro, soprattutto per i giovani, e il ritorno alla crescita economica in tutta l’Eurozona. Sono parole dette dalla cancelliera federale Angela Merkel in persona, nel suo intervento al Bundestag per presentare la linea tedesca che difenderà al decisivo vertice europeo che si terrà il 26 e il 27 giugno. In vista del summit, la Merkel quindi si schiera apertamente con la linea del presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi, e risponde con un durissimo schiaffo e una chiusura totale, un “nyet” vero e proprio, alla replica dei falchi rigoristi che era stato lanciato dal presidente della Bundesbank Jens Weidmann.

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Inoltre la Merkel ha precisato, che su questi temi-chiave la grosse Koalition da lei guidata è compatta. In altre parole, che lei è perfettamente d’accordo, nella sostanza politica, con le richieste manifestate la settimana scorsa dal vicecancelliere, leader della Spd e superministro dell’Economia, Sigmar Gabriel, a favore della concessione di maggior tempo e di più ampi margini per investimenti pubblici a favore di riforme, di crescita e di lavoro, sopratutto nei paesi come l’Italia in crisi per l’alto debito ma impegnati in un responsabile, solido corso di riforme.

La Germania dà quindi la manifestazione di una battaglia aperta, tra la realista cancelliera Merkel decisa a unire l’asse con i riformisti di Renzi e di Gabriel sui grandi temi di crescita e lavoro, e gli ortodossi monetari.

La flessibilità va usata, la grosse Koalition sostiene che il Patto di stabilità dia ottimi strumenti in tal senso, poichè ha i  tetti di spesa ma d’altra parte ha molti strumenti di flessibilità”. Poi ha continuato: “La situazione nell’area euro è fragile, e ribadisco l’importanza per alcuni paesi di andare avanti con riforme strutturali… la lotta alla disoccupazione è il problema più urgente in Europa”.

 

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