Riforme, rinviato il giudizio sulle assunzioni

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Senza lavoro non cโ€™รจ ripresa. E senza ripresa, non puรฒ esserci lavoro. รˆ uno dei tanti circoli viziosi su cui discutonoย gli economisti in tempi di recessione.

Tempiย durante i quali le imprese hanno buon gioco a erodere i diritti dei lavoratori. Sono stati creatiย in questo scenario il Jobs Act e lโ€™ultima legge di Stabilitร  del governo Renzi. La prima ha depotenziato lโ€™articolo 18, la seconda ha abolito i contributi Inps per i primi tre anni a favore dei neoassunti, con un costo per lo Stato di circa 15 miliardi di euro. I loro effetti dovranno mostrare di aver invertito il trend di un Paese come lโ€™Italia, con oltre 3,2 milioni di disoccupati e quattro under 25 su dieci che non lavorano. Altrimenti le lacrime dei lavoratori e i sacrifici dei contribuenti non saranno serviti a nulla. Il primo a dare qualche segnale di ripresa รจ stato il nuovo presidente Inps voluto dal governo Renzi, Tito Boeri. ยซI primi dati che abbiamo sono incoraggianti: nei primi 20 giorni, ossia dallโ€™1 al 20 febbraio, 76mila imprese hanno fatto richiestaยป, ha detto Boeri, spiegando che ogni fine mese lโ€™istituto fornirร  sistematicamente gli aggiornamenti, compresi ยซi numeri con la comparazione sulle imprese e le assunzioni fatte negli anni precedentiยป. Il riferimento รจ alla possibilitร  di non versare i contributi previdenziali (fino a un tetto di 8.060 euro) per tre anni, per le assunzioni a tempo indeterminato avvenute nel corso del 2015, introdotta con la legge di Stabilitร .

Lo stesso provvedimento ha stabilito la deducibilitร  integrale, dal calcolo della base imponibile Irap, della componente del costo del lavoro per tutti i lavoratori alle proprie dipendenze assunti con un contratto stabile. Dalla decontribuzione, invece, sono esclusi premi e contributi Inail. Il presidente dellโ€™Inps ha anche aggiunto che le persone coinvolte dalle assunzioni potrebbero essere molte di piรน di quelle 76mila richieste arrivate. Secondo i calcoli della Fondazione dei consulenti del Lavoro, ad esempio, nei primi due mesi del 2015 le persone assunte a tempo indeterminato con gli sgravi contributivi sono state 275.000 e nellโ€™80% dei casi hanno riguardato la stabilizzazione di un rapporto di lavoro precario.