L’Antitrust europea ha avviatoย un’indagine circa ilย trattamento fiscale di favore accordato dal Lussemburgo a Mc Donald’s, contrario alle regole sugli aiuti di Stato.
Standoย alla Commissione, con questo ‘tax ruling’ il colossoย americano della ristorazione non versaย le tasse sui profitti europei nรฉ in Europa nรฉ negli Usa. Trovano pertantoย conferma le indicazioni della viglia, che anticipavano l’azione di Bruxelles per verificare se queste intese fiscali sono conformi alle regole europee. Si tratta della quinta indagine del genere: in simili accertamenti sono giร incappati gli accordi fiscali con Fca e Amazon (nel Granducato), Apple (in Irlanda) e Starbucks (in Olanda). Nei confronti di Fiat Chrysler e Starbucks, o meglio del Lussemburgo e dell’Olanda, la Commissione ha giร chiesto di attivare le procedure per recuperare una ventina di milioni di euro.
Venendo al dossierย riguardante McDonald’s, invece, giร alcune organizzazioni non governative, tuttaviaย con ricostruzioni alle quali si รจ fermamente opposta la societร , avevano denunciato che la societร dei fast food riuscirebbe con la sua struttura aziendale a eludere 1 miliardo di euro al fisco, con un conto che per l’Italia – aggiungendo interessi e sanzioni – potrebbe arrivare a 224 milioni. Secondo l’analisi preliminare di Bruxelles, si ritiene che “un tax ruling รจ suscettibile di aver accordato a McDonald’s un trattamento fiscale favorevole contrario alle regole in materia di aiuti di Stato dell’Ue” e derogando anche a quelle sulla convenzione sulla doppia imposizione tra Lussemburgo e Usa. In base a due ‘tax rulings’ del 2009, la filiale europea della societร Usa non paga nessuna imposta sulle societร in Lussemburgo da allora, nonostante questa realizzi benefici significativi, pari a oltre 250 milioni di euro nel solo 2013.