La BCE mette in guardia l’Italia sui rischi relativi al deficit

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 Anche per la Banca Centrale Europea il futuro economico dell’Eurozona dovrร  essere segnato da una lenta ripresa nei prossimi mesi, che si esprimerร  in un calo del prodotto interno lordo pari allo 0,4% per il 2013 e poi in una crescita dell’1% per il prossimo anno.ย 

>ย Per Barroso la ripresa dellโ€™Unione Europea รจ vicina

Sulla base di questi dati, quindi, si nota che il valore delle previsioni per il 2013 รจ stato rivisto a rialzo di uno 0,2% rispetto alle cifre diffuse nello scorso mese di giugno, mentre per quanto riguarda i pronostici per il 2014, i nuovi dati sono portatori di un ribasso dello 0,1%.

>ย I tassi BCE restano al minimo storico

Cosรฌ come l’Ocse, dunque, anche la BCE รจ ottimista sul fatto che nei prossimi mesi si potrร  assistere ad un progressivo miglioramento della domanda interna che potrร  trascinare con sรฉ l’incremento del Prodotto Interno Lordo, grazie anche al mantenimento del costo del denaro su livelli molto bassi.

>ย Anche per lโ€™Eurostat lโ€™Eurozona รจ fuori dalla recessione

La Banca Centrale Europea, tuttavia, rivolge uno sguardo anche all’Italia ed in particolare, mette in guardia in nostro Paese in merito ai rischi che si possono generare ย in relazione alla politica di bilancio.

Le scelte operate dal Governo, infatti, potrebbero mettere a dura prova il conseguimento dell’obiettivo del disavanzo al 2,9% per i 2013. Non bisogna dimenticare, infatti, che il fabbisogno dello Stato italiano sta aumentando a causa del pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione e delle spese dovute all’abolizione dell‘Imu e al rinvio dell’IVA.

Secondo le stime di Francoforte, infatti, a luglio 2013 il fabbisogno dello Stato italiano era arrivato a 51 miliardi di euro, pari al 3,3% del PIL.