Sarร attiva tra un mese la riforma delle pensioni. Chiesta dall’Unione europea nel 2011, la riforma entrerร in vigore allโinizio del prossimo anno, sulla base dei miglioramenti giร avvenuti negli ultimi mesi.
In virtรน della riforma lo Stato italiano risparmierร una cifra che si aggira intorno ai 22 miliardi di Euro dal 2013 al 2020. Un ottimo presupposto per alleggerire la crisi.
Gli esperti spiegano cosรฌ le principali modifiche in seno alla legge:
“Alla base della riforma, che porta quindi molti soldi allo Stato, ci sono lโallungamento dellโetร pensionabile e il passaggio al sistema contributivo, mentre prima cโera quello retributivo. Dal 2013, quindi, i lavoratori andranno in pensione con le nuove regole, a parte gli autonomi che hanno aspettato 18 mesi per la finestra mobile.ย Dal 2013 si andrร in pensione a 66 anni e 3 mesi per gli uomini e a 63 anni e 3 mesi per le donne, che diventano 63 anni e 9 mesi nel caso di lavoratrici donne. Per la pensione anticipata ci vogliono 42 anni e 5 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 5 mesi per le donne”.
Lo Stato tira dunque un sospiro di sollievo, gli ย italiani no, come si legge dall’analisi degli esperti:
“Per le donne lโetร pensionabile crescerร fino al 2018 per arrivare a essere uguale a quella degli uomini. Per il futuro รจ previsto anche lโadeguamento della pensione alle statistiche della vita media”.