A Portofino si paga l’IMU più alta d’Italia

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 Se parliamo di tasse, dobbiamo necessariamente fare delle differenze da Regione a Regione, da città a città. Basta considerare che la normativa fiscale lascia ampio spazio all’iniziativa degli enti local che possono trovarsi per le mani l’opportunità di battere cassa e non mancano l’appuntamento.

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E’ il caso, ad esempio, dell’IMU, reintrodotta dal Governo Monti e modificata nel corso dell’anno, riguardo le aliquote e la destinazione dei soldi. Sembra infatti che il legislatore abbia in mente di dare più potere alle amministrazioni locali, ai comuni, garantendo loro introiti più elevati dall’IMU.

 Soddisfano le entrate avute dall’IMU

Intanto, i comuni, tra acconto e saldo, hanno potuto incrementare l’aliquota e quasi tutti ne hanno approfittato. Non stupisce allora che nei dati che ha reso noti il Ministero delle Finanze, ci siano quelli relativi all’IMU e si noti una differenza molto consistente tra alcuni comuni. I dati del MEF sono divisi con riferimento ai versamenti fatti per la prima casa e ai versamenti compiuti per le altre tipologie di immobili.

Si può abolire o rimborsare l’IMU?

Rispetto alla prima casa, all’abitazione principale, si scopre che il comune più caro d’Italia è sicuramente Portofino dove, mediamente, i cittadini hanno versato 1.030 euro. Sul versante opposto, il comune italiano in cui si paga meno IMU è Zerfaliu in Sardegna, qui i cittadini hanno versato soltanto 16,14 euro l’uno.

L’importo medio pagato nella Capitale si posiziona a metà strada, circa 537 euro, mentre più contenuta è l’imposta municipale pagata a Milano, 292 euro. I rapporti s’invertono se si parla di IMU per altre tipologie d’immobili.

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