Le indicazioni fiscali dell’Ocse per l’Italia

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 Ci sono delle regole da rispettare, dei passi da compiere, per portare avanti l’Italia e debellare al massimo il neo del nostro paese: la corruzione mista ad evasione fiscale. L’OCSE propone una ricetta pronta al Belpaese nel rapporto “Obiettivo crescita”. 

 Ocse paradisi fiscali

L’organizzazione parigina, infatti, ritiene che l’Italia debba in primo luogo rinforzare il settore professionale, quindi avviare una campagna di assunzioni e rendere più flessibile l’ingresso e l’uscita dal mercato del lavoro. In più è necessario offrire maggiori tutele rispetto al posto di lavoro e al reddito del lavoratore e dove possibile ridurre la tassazione.

Le riforme strutturali sono necessarie per stimolare la crescita del Paese e garantirne il benessere. A livello fiscale, l’OCSE raccomanda di non affidarsi allo strumento del condono che è una misura temporanea e spesso inefficace, mentre è più intelligente e remunerativo sul lungo periodo, ridurre le distorsioni e gli incentivi all’evasione.

Le indicazioni dell’OCSE all’Italia

Insomma, se l’Italia vuole che tutti paghino le tasse, deve abbassare le imposte. Il Going for Growth 3013 è chiaro da questo punto di vista. La riforma del lavoro e la riforma del fisco sono gli unici strumenti a disposizione del management e dei cittadini.

L’OCSE bacchetta un po’ l’Italia sull’introduzione dell’IMU e auspica una revisione del sistema di tassazione degli immobili.

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