Agenzia Unica dopo il Jobs Act, a che serve?

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Il Jobs Act entra in vigore con una serie di Decreti Attuativi e in uno di questi è inserita anche l’istituzione dell’Agenzia Unica che dovrà occuparsi di ispezioni, controlli e verifiche sui luoghi di lavoro. Come dovrà essere strutturata questa Agenzia e quali saranno i suoi compiti primari? Una panoramica. 

Il prossimo 20 febbraio il Consiglio dei Ministri dovrà discutere anche della serie di provvedimenti relativi al Jobs Act che dovranno essere posti poi all’attenzione del Governo per un secondo passaggio.

Oltre i due decreti delegati che sono stati già emanati relativamente al contratto a tutele crescenti e agli ammortizzatori sociali, il Governo dovrà presto esaminare di nuovo le richieste avanzate dalle Commissioni Lavoro di Camera e Senato. Il Ministro Poletti è certo che il terzo dei decreti delegati sarà impegnativo nella misura in cui si occuperà della revisione delle tipologie contrattuali oggi in vigore.

Nel terzo decreto delegato troverà spazio anche l’Agenzia Unica per le ispezioni del lavoro che nascerà tra un anno nel gennaio del 2016 e in un’ottica di razionalizzazione degli uffici e delle competenze, andrà ad integrare il lavoro di alcuni uffici che adesso fanno parte del Ministero del Lavoro, oppure dell’INPS oppure dell’INAIL.

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L’Agenzia Unica per le ispezioni sul lavoro avrà la sua sede centrale a roma, avrà anche 18 sedi territoriali e 5982 dipendenti. Prenderà il posto delle Direzioni interregionali e territoriali del lavoro che oggi sono dislocate in 85 uffici sul territorio nazionale. Il risparmio è ingente visto che si taglieranno circa 26 milioni di euro di spese ma ci sarà anche uno snellimento delle attività di vigilanza sul lavoro. Una situazione ottima anche per i lavoratori.

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