Aumentano i costi della Tares per le famiglie italiane

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 Il conguaglio di fine anno della Tares, la tassa comunale per rifiuti e servizi, attraverso il quale i cittadini saranno chiamati a corrispondere la terza rata della tassa, non porta certo buone notizie per gli italiani. Uno studio della UIL mette in luce infatti un aumento di 80 euro rispetto a quanto pagato nel 2012. 

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Si tratterebbe quindi di una stangata da 80 euro a nucleo familiare, differenza calcolata tra gli importi relativi all’anno scorso e quelli relativi a quest’anno. Il totale annuale arriverebbe così a segnare 305 euro per ogni nucleo, con un incremento del 35 per cento rispetto al 2012.

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In questo modo le amministrazioni locali verranno ad incassare 9,9 miliardi di euro, di cui circa 2,3 in più rispetto al passato. Secondo gli esperti della UIL che hanno messo i dati nero su bianco realizzando le prime statistiche, questo incremento sarebbe dovuto a due fattori:

  • il cosiddetto combinato disposto, che impone un aggravio di circa 56 euro a nucleo familiare
  • la componente servizi della Tares, introdotta quest’anno, che ha un peso di 30 centesimi a metro quadro.

L’anno prossimo questa seconda voce sarà sostituita dalla Tasi, sempre componente servizi che però apparterrà alla IUC. La presente statistica è stata realizzata su un campione di 90 città italiane, 89 delle quali hanno introdotto aumenti nel calcolo della tassa. Un unico centro, Varese, ha ridotto invece l’importo della Tares del 2,9 per cento.

Gli aumenti più evidenti sono stati quelli delle città di Pescara, Trapani e Reggio Calabria, in cui i redditi più deboli sono più a rischio.

 

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