Bank of England, sarà la prima a rialzare i tassi di interesse?

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 Nella giornata di domani sarà importante porre attenzione alle minute dell’ultimo meeting della Bank of England (Carney sarà veramente il primo governatore delle banche centrali dell’occidente a rialzare i tassi d’interesse?) e i dati sull’occupazione.
Come direbbero gli Americani “last but not least” è il Giappone che ha appena avuto il meeting della propria banca centrale. Il numero uno della Bank of Japan, Haruhiko Kuroda, ha lasciato i tassi invariati, come ampiamente atteso. Sarà probabile assistere a nuove manovre espansive nei prossimi meeting con l’obiettivo di compensare gli effetti negativi sull’economia nipponica dell’aumento della tassa sui consumi (dal 5% all’8%) dice Filippo Diodovich di Ig.

La Bce pronta a portare i tassi sui depositi in negativo

EUR/USD: Il cross Eur/Usd ha superato con forza la resistenza posizionata a 1,3740 che rappresentava sia il massimo del 24 gennaio che l’ultimo dei ritracciamenti di Fibonacci della discesa dai picchi del 27 dicembre. Consideriamo tale vittoria come un segnale positivo per lo scenario tecnico di breve. Il cross potrebbe, quindi, essere orientato a raggiungere gli obiettivi situati a 1,3820 e 1,3894, strategici in ottica di lungo periodo. Discorso diverso, invece, in caso di cedimento del supporti posizionati a 1,3690 e 1,3625, preludio a una possibile flessione verso 1,3480.

Analisi tecnica mercato valutario

EUR/JPY: Dal punto di vista tecnico il cambio tra la moneta unica e la divisa giapponese ha mostrato l’ennesimo rialzo segnando nuovi massimi mensili. Importante è stato il superamento del limite superiore del triangolo (figura di continuazione in AT) che avevamo chiaramente illustrato nei giorni scorsi. Il prossimo target per il cross è fissato a 142, che rappresenta non solamente l’ampiezza della figura menzionata in precedenza ma l’ultimo dei ritracciamenti di Fibonacci della discesa dai top del 27 dicembre. Tali prospettive grafiche incomincerebbero a vacillare con il cedimento del sostegno a 138,70, condizione che introdurrebbe una discesa verso 136,25.

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