Bce, pronta l’artiglieria pesante

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 La BCE ha lasciato immutata la politica monetaria ma il suo comunicato è stato molto più accomodante rispetto al mese scorso. In particolare, Mario Draghi ha annunciato che la BCE, con parere unanime dell’intero Consiglio Direttivo, potrebbe implementare misure non convenzionali qualora l’inflazione do vesse mantenersi bassa per un lungo periodo di tempo perché ciò inciderebbe sulle aspettative inflazionistiche. Inoltre, la persistenza di un’inflazione debole potrebbe far entrare in deflazione la zona Euro in caso di shock. Shock che potrebbero essere determinati almeno da quattro fattori:

– Aumento dei tassi a lungo termine a seguito di un effetto contagio determinato dal rialzo dei tassi USA
– Prolungato apprezzamento dell’Euro
– Delusione sul momentum di crescita
– Shock esogeno.

Riteniamo spiegano da Exane derivatives  che l’inflazione si attesterà in modo permanente al di sotto dell’obiettivo della BCE. E l’organismo dovrebbe rivedere ancora ulteriormente al ribasso le stime sull’andamento del parametro a giugno. Inoltre, riteniamo che i tassi americani dovrebbe registrare un rialzo dato che la crescita a stelle e a strisce dovrebbe registrare un’accelerazione nei prossimi mesi.

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In questo contesto, riteniamo che la BCE passerà dalle parole ai fatti. Un evento che potrebbe già prodursi a maggio qualora il dato sull’inflazione dovesse rivelarsi ancora una volta deludente. In caso contrario, ci appare più probabile che la BCE agisca a giugno quando il suo staff pubblicherà la nuova batteria di stime. Mario Draghi ha, inoltre, indicato che il Consiglio Direttivo aveva anche preso in considerazione tra diverse opzioni, come la non sterilizzazione dell’SMP, il passaggio dei tassi di deposito in territorio negativo, ecc, il lancio di un’operazione di QE. Tuttavia, il Governatore ha precisato che tale operazione potrebbe essere potenzialmente meno efficace in zona Euro rispetto ai risultati registrati negli Stati Uniti perché il finanziamento dell’economia del Vecchio Continente avviene maggiormente attraverso le banche che attraverso il mercato. Riteniamo che la BCE potrebbe privilegiare un’operazione che coinvolga le banche. In tale ottica, l’implementazione di un iLTRO ci sembra ancora un’opzione molto probabile (LTRO modulabile secondo i collaterali – cf “As set Allocation” pubblicata a febbraio 2014.

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