Befera chiarisce ancora sull’utilizzo del redditometro

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 Il Redditometro entrerà in vigore a maggio nella sua versione semplificata.

Le polemiche su questo nuovo strumento del quale si è dotata l’Agenzia delle entrate per dare la caccia agli evasori fiscali sono state tante, in alcuni casi si è messa in dubbio la sua stessa costituzionalità, ma alla fine entrerà in vigore e partirà la caccia all’evasione.

► Giudice napoletano boccia il redditometro

Per questo il direttore stesso dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera ha voluto chiarire ulteriormente quali sono i limiti di azione del Redditometro e gli scopi per il quale verrà utilizzato. Secondo Befera i cittadini possono stare tranquilli: il Redditometro sarà infatti utilizzato solo nei casi in cui si rende manifesta una grande incoerenza tra i redditi dichiarati e le spese effettuate.

In pratica si cerca di stanare i grandi evasori, coloro che hanno una capacità di spesa notevolissima non giustificata da altro.

Inoltre, sempre secondo lo stesso Befera che è intervenuto sull’argomento  Napoli per un forum organizzato dall’ordine dei Commercialisti partenopei, si darà ampio spazio al contraddittorio: per qualunque caso sospetto di evasione, infatti verrà data la possibilità al cittadino di dimostrare le motivazioni di acquisti effettuati senza il relativo reddito a disposizione:

► Cambiano le spese, attenti al redditometro

Possono esserci tanti motivi per cui si acquisisce reddito. Per esempio, quei redditi che sono esenti e non devono essere posti in dichiarazione. Ma ci sono anche tanti casi che vengono segnalati di persone che viaggiano a livelli spesa elevatissimi  e magari hanno agevolazioni dallo Stato perché non dichiarano nulla. Questi sono quelli che vogliamo colpire.

 

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