Carlyle medita chiusura Claren Road

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Carlyle medita la chiusura di un suo hedge fund focalizzato sul credito da 4 miliardi di dollari, Claren Road, dopo che gli investitori hanno chiesto di liquidare almeno metà dei loro soldi.

La notizia è stata riportata dal Financial Times dopo che il fondo, lanciato una decina d’anni fa da quattro ex-trader di Citigroup, quest’anno ha perso quasi il 6% a causa delle perdite registrate dai suoi investimenti nei settori energetico e minerario e anche sulla Grecia.

Già l’anno scorso il fondo aveva fatto alcune puntate sbagliate su Fannie Mae e su Freddie Mac, due colossi del credito ipotecario nazionalizzati, che avevano spinto in rosso la performance del fondo. Carlyle, che ha acquistato una quota del 55% del fondo per una somma non dichiarata nel 2010, ieri ha detto che avrebbe svalutato fino a 175 milioni di dollari il valore residuo di Claren Road, fondo contabilizzato in bilancio per 216 milioni alla fine di giugno.

Gli investitori hanno presentato richieste di rimborso per un totale di 1,97 miliardi di dollari, in pratica il 48% del patrimonio del fondo pari a 4,1 miliardi alla fine di luglio, secondo una nota della Sec. Lo scorso settembre il fondo gestiva 8,5 miliardi di dollari, un livello record, mostrando quanto velocemente gli investitori e le società di consulenza influenti che li consigliano possono rivoltarsi contro un fondo che sottoperforma, in particolare se cresce la percezione che i gestori dovranno trascorrere più tempo per gestire i deflussi che non i loro investimenti.

I quattro ex-trader di Citigroup che ha fondato Claren Road nel 2005 sono Brian Riano, John Eckerson, Sean Fahey e Alberto Marino. Il gruppo ha in programma di tenere in considerazione le continue richieste di uscita degli investitori dal fondo e, tra le opzioni, non esclude di chiuderlo, secondo persone vicine alla situazione citate dal Financial Times.

 

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