Bonus Bebè 2014 disponibile solo in alcune regioni, la guida per la richiesta

 Il cambio di guardia al Governo, il secondo in meno di un anno, ha creato non pochi problemi per l’attuazione di alcuni provvedimenti previsti nella Legge di Stabilità 2013, soprattutto per le prestazioni a sostegno di chi si trova in una situazione economica svantaggiata. Tra questi, non poche difficoltà si sono create per il Bonus Bebè, provvedimento che era ancora in attesa del decreto attuativo.

Detrazioni Irpef, probabili tagli

 Non c’è ancora nulla di ufficiale, ma il taglio lineare delle detrazioni Irpef con effetto retroattivo sul 2013 è quasi una certezza.

Come funziona la sospensione on line delle cartelle Equitalia

 Equitalia ha messo a disposizione dei contribuenti un nuovo strumento per facilitare la sospensione delle cartelle. Si tratta di un servizio on line dedicato che permette, in pochi clic, di bloccare le cartelle per somme che il contribuente ritiene non esigibili.

Per questo motivo, oltre alla compilazione del modulo, sarà necessario fornire anche una serie di documento che attestino la non esigibilità della somma iscritta a ruolo.

Sanatoria delle cartelle Equitalia, c’è ancora tempo. Come fare?

 C’è tempo fino al 28 febbraio per mettersi in regola con il Fisco, almeno per quanto riguarda il pagamento di alcune imposte, del bollo e delle multe automobilistiche, grazie alla sanatoria delle cartelle Equitalia che dà la possibilità di pagare l’importo dovuto, comprensivo delle sanzioni per il ritardo, con uno sconto sugli interessi di mora accumulati.

Black list dei paradisi fiscali 2014 – Le eccezioni

 L’Agenzia delle Entrate ha dato comunicazione di quali sono i paesi che per il 2014 sono stati inseriti nella black list, ovvero nella lista dei paradisi fiscali, i paesi che offrono una tassazione e una garanzia di segretezza piuttosto conveniente.

Meta di tante società che qui vi trasferiscono le loro sedi e di chi ha necessità di muovere delle ingenti somme di denaro, questi paesi sono classificati in diversi gradi che prevedono diversi obblighi e divieti.

Black list dei paradisi fiscali 2014

 Come ci insegna i caso di San Marino che grazie ad un decreto apposito firmato dal Ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni non è più un paradiso fiscale, può succedere che uno di questi paesi considerati ‘canaglia’ a livello fiscale entra od esca dalle famigerate black list.

Sono tre i fattori che rendono un paese un paradiso fiscale – tassazione bassa o nulla, nessun obbligo di trasparenza e segreto bancario – che possono essere presenti in diversi e, di conseguenza, prevedere anche diversi divieti e obblighi per chi ci opera.

Cosa sono e come si classificano i paradisi fiscali

 La Repubblica di San Marino non è più un paradiso fiscale. Lo ha deciso un decreto del Ministro dell’Economia che segna una svolta epocale nelle relazioni economiche e commerciali dei due paesi che tenderanno, da ora in poi, ad essere sempre più trasparenti e facili da entrambe le parti.

Ma sono molti i paesi che l’Italia considera ancora dei paradisi fiscali, ovvero paesi la cui imposizione fiscale è molto bassa o quasi nulla e che, quindi,. costituiscono la meta prediletta di grandi e piccoli capitali nonché sede ottimale per le aziende.

Ravvedimento operoso, la video guida dell’Agenzie delle Entrate

 L’Agenzia delle Entrate sta cercando di rendere sempre più semplice il rapporto dei cittadini con il Fisco, sia attraverso un ammorbidimento delle sue regole sia attraverso un modo più semplice e chiaro di comunicarle. E’ così che da qualche tempo l’Agenzia sta utilizzando niente meno che Youtube per mettere a disposizione di chi necessita di rapportarsi con il Fisco delle video guide.

Una di queste riguarda il ravvedimento operoso, ovvero la procedura che permette di mettersi in regola con il Fisco in caso di mancato pagamento o pagamento ritardato delle imposte, sia dirette che indirette.

Aumento delle rendite catastali, la guida per fare ricorso

 Sono 17 i comuni in Italia che hanno avviato e concluso la procedura per la revisione della classificazione catastale degli immobili, il che ha significato, praticamente nella totalità dei casi, un aumento delle rendite catastali degli immobili di queste città.

Se aumentano le rendite catastali, conseguentemente aumentano anche le tasse e i tributi la cui definizione dell’importo è legata a questa rendita. Aumenti delle tasse in vista, quindi, ma si può evitare il salasso: secondo la Cassazione, infatti, questo aumento delle rendite catastali può non essere legittimo. Cerchiamo di capire perché.