Questione siriana sospesa e mercati deboli
Mercati deboli e turbolenze nei prezzi delle materie prime per via della questione siriana che tiene in tensione le borse e la politica.
Mercati deboli e turbolenze nei prezzi delle materie prime per via della questione siriana che tiene in tensione le borse e la politica.
Per la questione dei mutui subprime, considerati la causa scatenante della crisi, è pronta una multa per JP Morgan che supera i 6 miliardi di euro.
Apple ha deciso di lanciare la vendita sottocosto dei suoi dispositivi così da sopperire alla crisi di vendite che ha mandato un po’ in crisi Cupertino.
Facebook raggiunge il suo massimo storico e questo piace agli investitori. Il social network trova la grinta che gli era mancata al debutto in borsa.
Le banche attraversano di nuovo un periodo di flessione e il caso emblematico che fa il giro di tutte le testate nazionali è quello di Ubi banca.
I mercati in tensione dopo l’annuncio degli Stati Uniti di voler intervenire per risolvere la questione siriana il più presto possibile.
Impazzisce Wall Street per tre ore con il Nasdaq che non pubblica i valori degli indici. Tutto si deve ad un problema tecnico ma si riflette sull’ICT.
Microsoft si vuole trasformare e l’ad in carica ha deciso di lasciare le redini dell’azienda di Redmond entro un anno. La notizia piace agli investitori.
Quello che è successo alle borse di tutto il mondo dopo che la FED ha confermato di voler ridurre gli stimoli all’economia americana e al QE.
Il crollo della rupia, collegato alle decisioni della FED, mette a rischio il patrimonio dei paperoni indiani, tra cui figura il magnate Ambati.