I nuovi salvaguardati potranno presentare le domande per la pensione

 Con una circolare pubblicata il 13 Novembre 2013, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha aperto ufficialmente i termini per la presentazione delle domande di pensionamento per l’ultimo contingente di salvaguardati, cioè coloro che sono stati ammessi al beneficio della salvaguardia attraverso i decreti legge 101 e 102. 

Cresce la spesa dello Stato per le pensioni secondo l’Istat

 Continua a crescere la spesa dello Stato per le pensioni, ma i benefici non sono ripartiti in maniera omogenea a livello territoriale. E’ quanto si apprende da una recente indagine compiuta dall’Istat, l’Istituto di Statistica, che ha elaborato una ricerca nazionale in merito all’anno 2011, l’anno che ha preceduto l’entrata in vigore della Riforma Fornero. 

I requisiti richiesti ai nuovi salvaguardati dal Decreto IMU

 Il Senato ha trasformato in legge in Decreto IMU, che solo la settimana scorsa era stato varato dall’Aula della Camera dopo aver subito alcune modifiche attraverso l’aggiunta di una serie di emendamenti. Il Senato, tuttavia, non ha apportato nessuna modifica al testo del decreto, che è così diventato legge con tutti i provvedimenti in esso inseriti. 

Il Decreto IMU salva altri 9mila esodati

 Nella giornata di oggi il Senato ha trasformato in legge in Decreto IMU, che solo la settimana scorsa era stato varato dall’Aula della Camera dopo aver subito alcune modifiche attraverso degli emendamenti. Il Senato, tuttavia, non ha apportato nessuna modifica al testo del decreto, che è così diventato legge con tutti i provvedimenti in esso inseriti. 

Le pensioni italiane non assicurano un futuro tranquillo a molte persone

 I trattamenti pensionistici erogati ai lavoratori italiani tra circa tre decenni potrebbero non assicurare a tutti un futuro sereno e dignitoso. Non si tratta di una contestazione, ma di una frase pronunciata da Enrico Giovannini nel corso di un intervista rilasciata alcuni giorni fa. 

Nessuna rivalutazione per le pensioni più alte nel 2014

 Il Ministro del Lavoro e del Welfare Enrico Giovannini, dopo gli interventi dei giorni scorsi in merito alla futura legge di Stabilità, torna a parlare di pensioni. E lo fa annunciando modifiche sostanziali, a partire dal 2014, ai sistemi di rivalutazione delle pensioni stesse.

Iscritti all’Avis, possibile decurtazione della pensione

 Secondo una norma prevista nella riforma Fornero, i donatori di sangue che si sono assentati dal lavoro per donare dovranno recuperare tutti i giorni di permesso accumulati per questo scopo per poter accedere a pieno titolo all’assegno pensionistico, altrimenti verrà applicata una decurtazione del 2%.

Pensioni dipendenti pubblici: le ultime novità di settembre 2013

Un provvedimento che è in aperto contrasto con quanto previsto dalla disciplina sulla donazione del sangue in Italia come da legge n. 219/05, articolo 8, comma 1, nel quale si stabilisce che i donatori di sangue e di emocomponenti che hanno un rapporto di lavoro dipendente hanno diritto ad astenersi dal lavoro per l’intera giornata in cui effettuano la donazione, che sarà normalmente retribuita e sulla quale verranno versati interramenti i contributi previdenziali.

Con la riforma voluta dal precedente governo, invece, come spiega Ferruccio Giovetti, presidente dell’Avis Cremona, tutti coloro che andranno in pensione entro il 2017 senza aver raggiunto i 62 anni di età dovranno recuperare in sede di conteggio oppure il pensionato subirà una penalizzazione del 2% sull’assegno vitalizio.

Questo vuol dire che il donatore che avesse effettuato 100 donazione nell’arco della sua carriera lavorativa dovrà recuperare tutti i 100 giorni di permesso.

Pensioni Quota 96: cosa sono e le implicazioni di una nuova riforma

Al di là della questione etica che la legge non tiene in considerazione, a fare scalpore è anche la retroattività del provvedimento che, se fosse stato introdotto a partire da ora avrebbe permesso al donatore di regolarsi di conseguenza, ma avendo valenza anche sugli anni passati ricade anche su chi ha donato senza la consapevolezza dell’esistenza di una simile normativa.

Pensioni dipendenti pubblici: le ultime novità di settembre 2013

 Il decreto 101/2013 del Governo, che affronta il tema della razionalizzazione della spesa delle pubbliche amministrazioni, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 agosto 2013 e quindi già in vigore, prevede delle importanti novità per i dipendenti del pubblico impiego.

► Trovate le coperture per altri 6.500 esodati: chi e come può fare richiesta

Prima tra tutte, la possibilità di andare in pensione per tutti quei dipendenti pubblici che avevano maturato i requisiti pensionistici – sia anagrafici che contributivi – previsti prima dell’entrata in vigore della riforma Fornero.

Per loro, pensione sempre più vicina: le pubbliche amministrazione sono sottoposte dal decreto 101 ad una vigorosa cura dimagrante e hanno l’obbligo di alleggerire il carico di personale effettivo: in base alle diverse tipologie di amministrazioni, i dipendenti devono essere tagliati del 10 o del 20%.

I primi a ‘beneficiare’ dell’obbligato taglio del personale sono proprio coloro che già da tempo potevano andare in pensione, ossia coloro che hanno già raggiunto la quota 96 (60 anni di età e 36 di contributi oppure 61 anni di età e 35 di contributi), indipendentemente dalla loro volontà.

► Pensioni Quota 96: cosa sono e le implicazioni di una nuova riforma

Questo introduce anche un’altra novità per gli impiegati delle Pubbliche Amministrazioni, che con il Decreto 101 non potranno più chiedere il prolungamento del servizio fino ai 70 anni.

Il decreto 101, inoltre, conferma l’obbligo per tutte le amministrazioni di collocare a riposo i dipendenti al compimento dei 65 anni che a fine 2011 avevano raggiunto la massima anzianità contributiva (40 anni), quota 96 o comunque gli altri requisiti previsti per la pensione nel singolo comparto.

 

Trovate le coperture per altri 6.500 esodati: chi e come può fare richiesta

 Il Decreto 101 del 2013 sulla razionalizzazione delle spese della Pubblica Amministrazione e con il Decreto 103, quello che ha eliminato la rata dell’Imu, entrambi già pubblicati in Gazzetta Ufficiale (31 agosto 2013) sono entrate in vigore delle interessanti novità per i lavoratori esodati e per i dipendenti del settore pubblico.

 Pensioni dipendenti pubblici: le ultime novità di settembre 2013

I Decreti sono serviti, infatti, a trovare le coperture per altri 6.500 esodati, ossia i lavoratori che hanno lasciato il lavoro ma che sono stati privati della possibilità di andare in pensione con l’entrata in vigore della Riforma Fornero, cha ha innalzato i requisiti per l’accesso alla previdenza.

I requisiti per gli esodati

I lavoratori che sono usciti dal mondo del lavoro entro la fine del 2011 e che da allora non percepiscono né stipendio né pensione, potranno accedere al trattamento pensionistico dell’Inps, secondo i requisiti previsti prima della Riforma Fornero solo se:

1. in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi vigenti prima della riforma, avrebbero maturato il diritto ad avere la pensione entro il 2014;

2. l’uscita dal lavoro non è precedente al 1° gennaio 2009 e successiva al 31 dicembre 2011;

3. non sia stato percepito dopo il licenziamento un reddito annuo lordo complessivo per qualsiasi attività non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente, superiore a 7.500 euro.

► Risorse in arrivo per gli esodati e per la CIG

Tempistiche e modalità di presentazione della domanda per gli esodati

Il termine ultimo fissato dal Governo per presentare la domanda di accesso al trattamento pensionistico per chi rientra nei requisiti sopra esposti è il 25 settembre 2013. Le informazioni necessarie, i documenti da presentare e anche maggiori dettagli sui requisiti sono reperibili sul sito del Ministero del Lavoro.