Iscritti all’Avis, possibile decurtazione della pensione

Home > Lavoro > Pensioni > Iscritti all’Avis, possibile decurtazione della pensione

 Secondo una norma prevista nella riforma Fornero, i donatori di sangue che si sono assentati dal lavoro per donare dovranno recuperare tutti i giorni di permesso accumulati per questo scopo per poter accedere a pieno titolo all’assegno pensionistico, altrimenti verrร  applicata una decurtazione del 2%.

>ย Pensioni dipendenti pubblici: le ultime novitร  di settembre 2013

Un provvedimento che รจ in aperto contrasto con quanto previsto dalla disciplina sulla donazione del sangue in Italia come da legge n. 219/05,ย articolo 8, comma 1, nel quale si stabilisce che iย donatori di sangue e di emocomponenti che hanno un rapporto di lavoro dipendente hanno diritto ad astenersi dal lavoro per lโ€™intera giornata in cui effettuano la donazione, che sarร  normalmente retribuita e sulla quale verranno versati interramenti i contributi previdenziali.

Con la riforma voluta dal precedente governo, invece, come spiegaย Ferruccio Giovetti, presidente dell’Avis Cremona,ย tutti coloro che andranno in pensione entro il 2017 senza aver raggiunto i 62 anni di etร  dovranno recuperare in sede di conteggio oppure il pensionato subirร  una penalizzazione del 2% sullโ€™assegno vitalizio.

Questo vuol dire che il donatore che avesse effettuato 100 donazione nellโ€™arco della sua carriera lavorativa dovrร  recuperare tutti i 100 giorni di permesso.

>ย Pensioni Quota 96: cosa sono e le implicazioni di una nuova riforma

Al di lร  della questione etica che la legge non tiene in considerazione, a fare scalpore รจ anche la retroattivitร  del provvedimento che, seย fosse stato introdotto a partire da ora avrebbe permesso al donatore di regolarsi di conseguenza, ma avendo valenza anche sugli anni passati ricade anche su chi ha donato senza la consapevolezza dellโ€™esistenza di una simile normativa.