La Commissione Ue taglia il costo delle carte di credito

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 Il taglio voluto dall’Europa ai costi di Bancomat e carte fa un altro passo in avanti e fa aumentare la controversia tra chi – come MasterCard – dice che avrà un effetto boomerang e chi – come Federdistribuzione e Altroconsumo – dice che, invece, dovrebbe aiutare i consumi.

In aprile il Parlamento europeo ha approvato in prima lettura la normativa Ue che standardizza le commissioni interbancarie multilaterali (le cosiddette «Mif») mettendo in tutti i 28 Paesi Ue un tetto dello 0,3% sui pagamenti con carta di credito e dello 0,2% per le transazioni con carta di debito. Stando alla Commissione Ue, le commissioni bancarie sui pagamenti con carta costano ai rivenditori europei 10 miliardi di euro all’anno.

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I circuiti leader in Europa come MasterCard non sono d’accordo, sostenendo che ci saranno ripercussioni sui consumatori, in quanto le banche riverseranno le minori entrate aumentando i costi per i clienti. Ma varie associazioni dei consumatori la pensano diversamente. Tra queste, l’associazione europea Beuc (Bureau Européen des Unions de Consommateurs ) che riunisce 44 membri nazionali. «Sarà eliminata la maggior parte delle commissioni – ha commentato il direttore generale Monique Goyens – come quelle che sono applicate ai pagamenti online dei biglietti di viaggio o di quelli per gli eventi sportivi». Per Altroconsumo, ne guadagnerà anche la concorrenza.«Numerose indagini, anche delle autorità Antitrust, dimostrano che l’elevato livello delle commissioni interbancarie produce effetti anticoncorrenziali, alti costi per i commercianti (che li riversano sui prezzi) e ostacolano la diffusione dei sistemi di pagamento alternativi e meno costosi – dice il presidente Paolo Martinello».

 

 

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