La competitività delle imprese italiane

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 L’Europa ha messo sotto osservazione l’Italia qualche settimana fa per il debito pubblico e per la scarsa competitività delle aziende. Questi due elementi insieme alla disoccupazione sono gli aspetti più critici dell’economia italiana. Il debito pubblico troppo alto è un elemento conosciuto da tempo e che è un problema che l’Italia ha difficoltà ad affrontare. Con la spending review si è messo in atto un meccanismo per cercare di limitarne il peso nei prossimi anni.

La scarsa competitività delle aziende è un altro elemento complesso che nasce da diversi aspetti.

 

Cresce la fiducia delle imprese

 

Da una parte c’è il peso dello Stato che non agevola l’impresa italiana. La pressione fiscale è tra le più alte d’Europa e la burocrazia rende difficile muoversi e svilupparsi. Questi due elementi sono spesso addotti dagli imprenditori italiani come quelli che frenano lo sviluppo e la competitività dell’impresa.

Dall’altra c’è la natura stessa dell’imprenditoria italiana, soprattutto composta da piccole e medie imprese. Molte di queste sono rimaste legate al mercato interno che è andato in crisi, mentre quelle che hanno risposto meglio alle difficoltà di questi anni sono riuscite ad aprirsi al mercato internazionale. Una caratteristica che differenzia le aziende è anche l’innovazione. In un mercato globale caratterizzato dalla concorrenza di molti Paesi, le imprese che hanno saputo puntare sull’innovazione e sulla qualità hanno trovato maggiori possibilità nel mercato.

Per lo sviluppo delle imprese italiane e per una loro maggiore competitività sono necessari quindi diversi aspetti collegati tra di loro. Una minore pressione fiscale, meno burocrazia, ma cneh più innovazione e qualità dei prodotti per differenziarsi in un mercato che offre possibilità.

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