Disoccupazione nuovamente in salita

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Arriva unย nuovo stop che ostacola laย ripresa del mercato del lavoro italiano, sulla quale gravaย la dinamica del lavoro femminile.

I dati Istat sono sufficientemente chiari:ย durante il mese diย febbraio si รจ registrato sia un calo del numero di occupati in confrontoย al mese precedente, sia un aumento del tasso di disoccupazione.

Quest’ultimo, nello specifico, รจ aumenatoย di 0,1 punti percentuali su gennaio e di 0,2 punti sul febbraio 2014, toccandoย il 12,7%. Ci sono ventitremilaย persone in piรน, in confrontoย al mese precedente, che vogliono trovareย lavoro senza trovarlo, ben 67mila in confrontoย ai dodici mesi precedenti (+2,1%).

Si blocca dunque il calo registrato a dicembre e gennaio. Andamento uguale, ma con segno opposto, per quanto concerneย gli occupati:

A seguito della crescita del mese di dicembre e la sostanziale stabilitร  di gennaio, a febbraio 2015 gli occupati diminuiscono dello 0,2% (-44 mila). Il tasso di occupazione, ugualeย al 55,7%, cala nellโ€™ultimo mese di 0,1 punti percentuali”, dice ancora l’Istat. In questo caso, resta il conforto del migliore raffronto annuale.

In confronto a febbraio 2014, lโ€™occupazione รจ cresciuta dello 0,4% (+93 mila) e il tasso di occupazione di 0,2 punti.

Aumentaย anche il tasso di disoccupazione giovanile, che รจ salito a febbraio di 1,3 punti percentuali su mese e di 0,1 punti su anno, per un totale del 42,6%. I giovani occupati sono diminuiti del 3,8% mensile, cioรจ di 34mila unitร . Il tasso di occupazione giovanile scende di 0,6 punti sia su mese che su anno al 14,6%. Se si guarda al totale della popolazione giovane (tra i 15 e i 24 anni), si scopre che quasi 11 ragazzi su 100 pur cercando lavoro non lo trovano.

A ben vedereย i dati, emerge che in parte il tasso di disoccupazione sale anche in virtรน dell’aumento del numero di donne inattive.ย Colpisce principalmenteย le donne il calo dell’occupazione registrato dall’Istat nel mese di febbraio: il numero di occupati, spiega l’Istituto, rimane sostanzialmente stabile su base mensile per la componente maschile, mentre diminuisce di 42 mila unitร  (-0,4%) per quella femminile.