Esodati, tante chiacchiere ma pochi fatti. Nuovi provvedimenti in arrivo

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 Ad oggi gli esodati già salvaguardati rappresenterebbero circa 140 mila lavoratori, ma va tenuto conto che di questi 140 mila, all’atto pratico soltanto 25 mila percepiscono effettivamente l’assegno pensionistico. Ancora una volta, a lanciare l’allarme sul caso esodati è il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, ideatore di una proposta di riforma fondata sulla flessibilità che è di fatto stata respinta dal governo giustificatosi con una mancanza di risorse.

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Il presidente della Commissione Lavoro intanto perdura nel ribadire :, “Se ci sono degli intoppi burocratici o procedurali si cambino le normative del Fondo Esodati e l’Inps invii una seconda lettera ai lavoratori inclusi nella salvaguardia, quelli che hanno già ricevuto una prima comunicazione dall’istituto previdenziale, indicando a questo punto la data di maturazione del diritto alla pensione”.

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Intanto Enrico Giovannini, il ministro del Lavoro, ha assicurato che sono stati trovati i 330 milioni che mancano dalle scorte per gli ammortizzatori in deroga, e ha aperto a nuove salvaguardie per gli esodati già in legge di stabilità 2014.
L’intento è anzitutto quello di provvedere ai 55mila tutelati del secondo decreto, il provvedimento inserito nella spending review, molti dei quali sono ancora in attesa di vedere il primo assegno pensionistico effettivamente erogato.

In ogni caso, il ministro Enrico Giovannini ha annunciato che i prossimi provvedimenti, saranno mirati a “garantire un ulteriore allargamento della platea a risorse date”. Da qui la speranza che si possa ancora far qualcosa per cercare in ogni modo di risolvere definitivamente tale questione.

 

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