Firma congiunta e firma disgiunta nei conti correnti

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 Come abbiamo avuto modo di vedere in un post pubblicato in precedenza, a partire dal mese di gennaio 2014 saranno resi più severi i controlli in materia di antiriciclaggio nel settore bancario e finanziario, sulla base dei quali le banche e gli istituti di credito saranno costretti a rivedere le procedure applicate in fase di identificazione dei clienti e di accettazione delle operazioni richieste. 

Nuove direttive e controlli sulle transazioni finanziarie a partire dal 2014

Le nuove norme in materia di antiriciclaggio in vigore da questo mese riguarderanno in maniera particolare i conti correnti, interagendo nel rapporto con i titolari, nella gestione dei fiduciari e degli ammessi alla gestione. Le procedure riguarderanno quindi anche la prassi della firma congiunta e della firma disgiunta. Vediamo in che cosa consistono.

La procedura necessaria per aprire un conto corrente

Firma congiunta e firma disgiunta nei conti correnti

Quando si procede all’apertura di un conto corrente è obbligatorio per il titolare depositare presso la banca la propria firma, che sarà utilizza per la verifica dell’autenticità delle operazioni, ovvero per valutare se le operazioni di pagamento sono state effettivamente richieste dal correntista.

Ogni conto corrente, però, può essere  intestato a due o più persone. In questo caso tutti i titolari del conto corrente devono depositare la propria firma all’atto dell’apertura.

Il contratto di conto corrente cointestato dovrà quindi chiaramente riportare:

  • le operazioni bancarie che richiedono la firma di tutti i titolari – in questo caso si parla di firma congiunta
  • le operazioni bancarie che richiedono la firma di uno solo dei titolari – in questo caso si parla di firma disgiunta.

Il conto corrente cointestato può essere quindi gestito in modo separato.

 

 

 

 

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