Governo, la risposta di Poletti alle proposte dell’Inps

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Si parla in questi giorni di reddito minimo per gli Over 55. Qual è l’idea del Governo a tal proposito? Secondo il ministro del lavoro Giuliano Poletti è necessario guardare “prima a quelli che hanno perso il lavoro”.

Andando con ordine, nei giorni scorsi il numero uno dell’ente previdenziale aveva avanzato la proposta di aiutare chi si trova in difficoltà una volta uscito forzatamente dal mondo del lavoro.

Oggi c’è un problema sociale molto serio: quello delle persone nella fascia di età 55-65 anni che una volta perso il lavoro si trovano progressivamente in condizioni di povertà. Si calcola che non più di uno su dieci riesce a trovare una nuova occupazione. Questo ha provocato un aumento della povertà non essendoci alcun sussidio per gli under 65. Per queste persone è ragionevole allora pensare di introdurre un reddito minimo garantito. Chiedo al governo una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro per cambiare la legge Fornero, l’armonizzazione delle regole previdenziali per tagliare quelli che sono soltanto privilegi e per recuperare, all’interno del sistema, le risorse per rendere più equo il nostro Welfare.

Poletti, dal canto suo, non è in disaccordo con Boeri. “Ribadisco che il tema delle persone che sono avanti con l’età, hanno perso il lavoro e non maturano i requisiti per la pensione è uno dei problemi socialmente più rilevanti. La proposta Boeri (su reddito minimo a over 55 con reddito basso, ndr) va in questa direzione quindi va considerata. E’ una delle proposte alle quali lavoriamo”. Poletti ha detto che solo successivamente si potrà allargare la platea.

Sul tema è intervenuto anche il leader della Fiom, Maurizio Landini: “Boeri solleva un problema vero, ma la soluzione di quel problema è la riduzione dell’età pensionabile e il ripristino, a partire da lavori più pesanti, delle pensioni di anzianità”.

 

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