Il Governo ha pronto il piano anti-disoccupazione

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I dati Istat sulla disoccupazione giovanile hanno fatto suonare un vero e proprio campanello d’allarme. Il tasso, pari al 44,2%, è una sorta di voragine. Che va colmata il prima possibile. Come? Il Ministero del Lavoro vuole rinvigorire la strategia a medio e lungo termine, consentendo nell’immediato una risposta tale da ridurre il ‘buco nero’ in cui stanno sprofondando sempre più italiani.

A disposizione ci sono più di 2,5 miliardi. Il 75% di questa cifra è destinata alla Garanzia giovani. 800 milioni sono per il bonus under 29. L’obiettivo, però, è quello di promulgare progetti e di avere strutture e servizi finalizzabili all’impiego per operare in maniera più alacre.

Sono 200.000 i ragazzi iscritti alla Garanzia giovani, tutti tra i 15 e i 29 anni. Per loro la soluzione migliore sarebbe quella di puntare sul bonus occupazionale, sul servizio civile, sui percorsi di autoimpiego e sugli stages. Lo scorso 2 ottobre sono stati pubblicati il decreto e la circolare Inps. Il bonus decorre dal giorno seguente. Tale misura non ha avuto un enorme successo, ma è stata riproposta rimodulando calcoli sull’occupazione aggiuntiva. Calcoli troppo rigidi inizialmente per le imprese.

Ora vi sono numerose facilitazioni, con lo sgravio che può arrivare sino al 65%. Assumere giovani con contratto a tempo indeterminato, dunque, è più semplice?

Intanto il servizio civile interessa almeno 7.300 giovani. La fase di valutazione dei progetti è terminata il 30 settembre e nelle prossime settimane sarà erogato il bando per l’incrocio con i ragazzi interessati. Nel contempo stanno per essere stipulati definitivamente gli accordi tra Inps e Regioni ai fini dell’erogazione dell’indennità di tirocinio da parte dell’istituto di previdenza. L’intervento consiste in un’indennità destinata al tirocinante per un periodo non superiore a sei mesi e di importo massimo di 500 euro mensili, così da agevolare l’occupabilità dei giovani nella transizione scuola-lavoro attraverso un’esperienza a diretto contatto con il mondo del lavoro e per favorire l’inserimento-reinserimento di giovani disoccupati e/o inoccupati.

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