I mercato globali sono prudenti per la crisi in Ucraina e per le decisioni della Fed

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 I mercati azionari asiatici hanno apeto nel tentativo di riprendersi, mentre gli investitori sono prudenti considerando lo sfondo delle tensioni Est-Ovest che coinvolgono a livello geopolitico l’Ucraina e in vista della revisione della politica della Federal Reserve (Fed).

Nelle ultime settimane la crisi in Ucraina ha sballottato i mercati globali, cui si aggiunge il rallentamento della crescita in Cina e le attese per il ritmo di stimolo della Fed.

 

Prima riunione Fed con la Yellen e attesa su taglio acquisti bond e tassi

 

La Fed dovrebbe continuare a ridurre le dimensioni del programma di acquisto di obbligazioni di 10 miliardi di dollari. La revisione della politica della fed sarà la prima presieduta dal presidente Fed Janet Yellen.

L’inverno che gli Stati Uniti hanno sofferto potrebbe avere alterato il loro orientamento sulla ripresa economica. Tuttavia, questo difficilmente influenzerà le decisioni della Fed sullo stimolo monetario.

Wall Street ha fatto rigistrare un rialzo per due sessioni consecutive con l’indice S&P 500 anche per i commenti del presidente russo Vladimir Putin, che non ha in programma di cercare di annettere altre regioni dell’Ucraina. Un segnale che che la crisi non si amplierà.

L’euro è stato scambiato a 1,3967 dollari la scorsa settimana mentre è passato a 1,39305 dollari. Il dollaro è sceso di circa lo 0,1 % rispetto allo yen.

I buoni del Tesoro degli Stati Uniti a 10 anni sono al 2,672%, dopo avre toccato un recente minimo del 2,610% la scosa settimana.

La ripresa della propensione al rischio continua a frenare la domanda dell’oro. Oro spot è a 1.355,51 l’oncia , dopo essere scivolato a un massimo da sei mesi di 1.391,76.

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