Il BTp a 15 anni piace molto agli inglesi

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BTp di lungo periodo se le condizioni migliorano.

L’ultima asta di titoli italiani a 15 anni ha attirato ben 11 miliardi di euro di domanda, coinvolgendo nell’operazione ben 250 investitori. La maggior parte della quota di titoli di stato è finita nelle mani di asset manager e fondi d’investimento che hanno accumulato il 35% delle emissioni.

Le banche, invece, si sono aggiudicate il 26% dell’ammontare complessivo dell’emissione. Poi c’è da distribuire un 30% di titoli agli investitori che si dice abbiano un orizzonte di lungo periodo, quindi fondi pensione, assicurazioni, banche centrali e istituzioni governative. Infine c’è un 8 per cento da menzionare sottoscritto da hedge fund.

Il rendimento dei BTp sotto la soglia del 4,3%

I BTp a 15 anni scadono il primo settembre 2028 e promettono un rendimento annuo del 4,75%. In tutto, spiega il ministero dell’Economia, sono stati collocati 6 miliardi di euro. A livello geografico, la maggior parte dei titoli è stata sottoscritta da investitori residenti in Gran Bretagna dove sono finiti il 29% dei titoli di stato. Il resto è andato in Germania, in Francia, nei Paesi scandinavi e nel Benelux.

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