Il deficit italiano sarà mantenuto sotto il 3% del PIL

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 Se nei giorni scorsi più voci si sono levate dagli ambienti internazionali europei per mettere in guardia l’Italia su un possibile sforamento dei conti pubblici, che, messi sotto pressione da imprevisti aumenti delle spese e del fabbisogno dello Stato, sembrano correre nuovamente il rischio di superare i livelli imposti dalla Commissione Europea, arrivano in queste ultime ore puntuali rassicurazioni da parte dello stesso Ministro dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni.

La BCE mette in guardia l’Italia sui rischi relativi al deficit

Il Ministro da Vilnius, in Lituania, ha infatti rassicurato la platea nazionale e internazionale sul fatto che il debito pubblico italiano sarà comunque mantenuto al di sotto del 3% del Prodotto Interno Lordo, così come prevede la Commissione Europea,  e che per farlo non sono previste altre manovre, al di là di quelle già stabilite e in programma.

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Qualora ci fossero delle minime variazioni sul rapporto debito – PIl, inoltre, queste potranno essere gestite attraverso l’applicazione subitanea di misure indolori. Le parole del Ministro Saccomanni, dunque, non sembrano far trapelare il rischio per l’Italia di una possibile, futura, riapertura della procedura di infrazione per eccesso di deficit.

Quello di cui l’Italia ha bisogno in questo momento, invece, secondo il Ministro, è una duratura stabilità politica, che consenta di mettere a frutto quanto fatto fino a questo momento. La stabilità politica è di sicuro aiuto, inoltre, anche nei confronti di una possibile incertezza dei mercati.

Ma se il Ministro dell’Economia è apparso rassicurante anche sulla questione del pagamento dei debiti della PA, il governatore della Banca d’Italia, Visco, appare molto più cauto e prudente sulla questione.

 

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