Il Senato ha approvato la fiducia circa ilย decreto legge sui fallimenti giร approvato dalla Camera. Il provvedimento, che ha cosรฌ ricevuto il nulla osta definitivo, contemplaย anche alcune delle norme originariamente contenute nel Dl Ilva-Fincantieri.
Nella votazione si sono registrati 159 voti favorevoli e 104 contrari.
Il decreto legge interviene, nel contempo, sulla legge fallimentare del 1942 e sul funzionamento dell’amministrazione, ma tra le linee guida ci sono anche facilitazioni per l’accesso al credito da parte dell’impresa che abbia chiesto il concordato preventivo, richieste di finanziamento con beneficio della prededuzione e livello minimo, fissato al 20%, dei debiti chirografari, per far sรฌ che la proposta di concordato possa essere accolta.
Viene inoltre disciplinatoย che le banche che vantino crediti di modesta entitร non possono opporsi ad accordi di ristrutturazione che vedano l’adesione delle banche creditrici maggiormente esposte. Il provvedimento modifica anche la disciplina fiscale delle svalutazioni e delle perdite su crediti di banche, enti e finanziari e imprese assicurative (consentendo in particolare la deducibilitร in un unico esercizio, rispetto ai precedenti cinque anni).
Il decreto Legge ha inoltre accettatoย le misure sulla continuitร aziendale originariamente varate con il dl Ilva-Fincantieri. Nello specifico, si stabilisce che il sequestro di beni dell’impresa non puรฒ impedirne l’attivitร , se รจ di interesse strategico nazionale. Una norma varata anche a seguito dello stop imposto dalla magistratura a un altoforno Ilva di Taranto.
La nuova disciplina sulle crisi societarie statuisce, tra l’altro, che a fronte di un’offerta per l’acquisto compresa nel piano di concordato, si debba aprire sempre un procedimento competitivo e precisa che, nel caso di concordato con continuitร aziendale, la proposta alternativa dei creditori non puรฒ essere ammessa se la proposta del debitore soddisfa almeno il 30% dei crediti chirografari.