Il mutuo a tasso variabile e rata costante – Principali fattori di rischio

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 In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto in che cosa consiste e come funziona il mutuo a tasso variabile con rata costante, una particolare tipologia di mutuo che prevede l’applicazione di un tasso di interesse variabile che non agisce sull’importo della rata da pagare ma sulla durata stessa del mutuo. 

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Anche questa tipologia di mutuo, tuttavia, pur apprendo maggiormente al riparo dalle fluttuazioni dei tassi, non è priva di elementi di rischio per chi decide di sottoscriverla.

Ecco quindi quali sono i rischi a cui può andare incontro chi sottoscrive un mutuo a tasso variabile e rata costante.

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Il mutuo a tasso variabile e rata costante – Principali fattori di rischio

Uno dei principali fattori di rischio cui può andare incontro il mutuatario che decide di sottoscrivere un mutuo a tasso variabile e rata costante è insito, oltre che nel possibile allungamento della durata del mutuo, in presenza di tassi molto bassi, anche nel meccanismo utilizzato per la definizione del piano di ammortamento, il cosiddetto ammortamento alla francese.

In virtù di questo meccanismo, nei primi tempi di accensione del mutuo, all’interno della rata viene restituita alla banca principalmente la quota interessi del mutuo e non la quota capitale, dal momento che questi ultimi riducono la parte destinata alla seconda.

Il rischio del mutuo a tasso variabile con rata costante è quindi quello di rimborsare una rata in cui vengono pagati quasi esclusivamente interessi e non il debito contratto con la banca, dal momento che la quota capitale non subisce molte modifiche.

 

 

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