Il rischio Fiscal Cliff è sempre più vicino

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 Il progetto dello speaker della Camera John Boehner, che prevedeva, nel caso l’accordo sul Fiscal Cliff non fosse stato raggiunto entro i termini previsti, un aumento delle tasse solo per coloro i cui redditi superano il milione di dollari, non ha raggiunto i voti necessari.

Nulla di fatto, quindi, e l’incombenza di trovare una nuova soluzione ora passa di nuovo nelle mani del presidente Obama che deve stringere i tempi. Infatti, se si vuole evitare il Fiscal Cliff, l’accordo deve arrivare entro il primo gennaio 2013.

Obama è già al lavoro insieme a Harry Reid, leader della maggioranza democratica al Senato, e il suo obiettivo è quello di riuscire a trovare un compromesso per non scontentare nessuna delle due ali del Congresso, la democratica e la repubblicana, e che, in modo particolare, tenga conto delle esigenze della classe media e delle piccole e medie imprese (se il Fiscal Cliff non sarà evitato, per queste due categorie l’aumento delle tasse sarà del 98%).

Il presidente è disposto a trattare ma il problema, ormai, non è più di natura economica, ma è diventato soprattutto politico e il fallimento del piano di emergenza di Boehner mette in serio pericolo la volontà di trattativa da parte dei repubblicani: se non hanno accettato un aumento delle tasse per redditi superiori al milione di dollari, saranno ancor meno disposti ad accettare il piano del presidente Obama che prevede gli aumenti già per i redditi di 400 mila dollari annui.

 

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