Integrazione, la lettera degli accademici europei all’Ue

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Piรน di cento traย accademici e personalitร  di svariati paesi dell’Unione Europea, in due giorni hanno sottoscritto una lettera aperta alle istituzioni europee, dalla Commissione al Parlamento, dal Consiglio alla Banca Centrale Europea alla vigilia del Consiglio europeo.

L’invito รจ quello diย procedere con un percorso e scadenze certe verso l’obiettivo delle 4 Unioni: bancaria, fiscale, economica e politica. Ecco il testo della lettera:

Gent.mi Presidenti,

al prossimo Consiglio europeo presenterete un report cruciale sulla riforma dellโ€™Unione Economica e Monetaria che fisserร  lโ€™agenda politica dellโ€™integrazione europea per la legislatura in corso. Potete basarvi sul successo dellโ€™integrazione europea il cui nucleo รจ la condivisione della sovranitร  attraverso istituzioni democratiche sovranazionali. Dovrete partire dalle lezioni apprese dalla crisi: non possiamo vivere in un mercato unico con una moneta unica e 19 politiche economiche e fiscali. Il riconoscimento dellโ€™insostenibilitร  di lungo termine di questa asimmetria aveva portato i vostri predecessori a stabilire nel documento del dicembre 2012 Towards a Genuine Economic and Monetary Union gli obiettivi delle unioni bancaria, fiscale, economica e politica.

I cittadini europei si aspettano da Voi una visone ambiziosa del futuro dellโ€™Europa con un percorso chiaro e delle scadenze precise al fine di raggiungere queste unioni e creare unโ€™Unione piรน efficiente e democratica. Lโ€™importante azione della Banca Centrale Europea ha attenuato la pressione dei mercati e lโ€™Unione Monetaria appare oggi come un bambino abbandonato di cui nessuno voglia prendersi cura. Dal 2012 sono stati fatti significativi progressi solo riguardo allโ€™Unione bancaria, per la mancanza di volontร  politica degli Stati membri. Ma senza progressi verso le 4 Unioni la crisi potrebbe peggiorare ancora. Gli strumenti di emergenza, come il Meccanismo Europeo di Sicurezza, va riportato nel quadro giuridico dellโ€™Unione e trasformato in un Fondo Monetario Europeo gestito da un Vicepresidente della Commissione, che dovrebbe essere anche il presidente dellโ€™Eurogruppo, incaricato di gestire una capacitร  fiscale e di prestito fondata su risorse proprie, almeno per lโ€™Eurozona, e sotto lโ€™effettivo controllo democratico del Parlamento Europeo. Questo รจ essenziale per una politica economica europea, per investimenti finalizzati alla crescita, e perย  passare dalla solidarietร  tra gli stati a quella tra i cittadini.

La crisi ha mostrato lโ€™inefficacia del mero coordinamento delle politiche economiche e fiscali nazionali e la paralisi prodotta dallโ€™unanimitร . Gli Stati membri hanno ora piรน vicoli di bilancio che in un sistema federale pienamente sviluppato, senza beneficiare di un bilancio e di politiche federali. Cosรฌ lโ€™Europa non riesce a superare la crisi. Il completamento delle unioni bancaria, fiscale, economica e politica รจ necessario per portare lโ€™Unione verso una stabile e sostenibile prosperitร  economica e sociale. Lโ€™integrazione differenziata puรฒ coniugare lโ€™approfondimento dellโ€™Eurozona con il desiderio di alcuni Stati membri di ridurre il loro livello di integrazione, senza perรฒ dar loro un potere di veto sui bisogni dei cittadini europei.

Lo spostamento del focus strategico americano sul Pacifico ha creato un vuoto di potere che promuove instabilitร  tutto intorno allโ€™Europa, dallโ€™Est al Sud. Lโ€™Europa deve trasformarsi da consumatrice a produttrice di sicurezza. Solo gli Stati di dimensione continentale โ€“ come Usa, Cina, India, Russia e Brasile โ€“ contano nel mondo globale. Lโ€™UE deve procedere verso lโ€™Unione politica, con unโ€™unica politica estera, di sicurezza e di difesa finalizzate a stabilizzare i suoi confini e a fare fronte alle attuali minacce e sfide geopolitiche. Lโ€™inizio di una Cooperazione strutturata permanente sulla difesa รจ una questione di volontร  politica e non di risorse visto che i paesi โ€œEuro-Plusโ€ hanno la seconda spesa militare al mondo.

Il โ€œtutto il necessarioโ€ del presidente Draghi รจ stato cruciale nel momento piรน difficile della crisi. Il vostro Rapporto dovrebbe essere il โ€œtutto il necessarioโ€ politico da parte di tutte le istituzioni dellโ€™Unione. Dovrebbe fornire un percorso e scadenze certe per completare lโ€™unione bancaria e creare quella fiscale, economica e politica entro la fine di questa legislatura europea. Se questo richiede una modifica dei Trattato, la si faccia.

I cittadini hanno bisogno di una visione e di un percorso per unโ€™Europa fondata sulla democrazia, la solidarietร  e la sussidiarietร . Nientโ€™altro potrร  restituire la fiducia nellโ€™Unione. Lโ€™alternativa รจ il diffondersi di una percezione sociale di un declino inevitabile e irreversibile, che alimenta il populismo, il nazionalismo e la xenofobia. La leadership implica una responsabilitร  nei confronti dei cittadini di oggi e di domani. Gli europei contano sulla vostra leadership, responsabilitร  e visione per portare loro e la loro Unione fuori dalla crisi.