La Fed alzerà i tassi a settembre?

Home > News > Mondo > La Fed alzerà i tassi a settembre?

Ci sono alcune novità provenienti dal ‘Nuovo Continente’. Riguardano, ancora una volta, i tassi di interesse statunitensi e l’andamento dell’economia del loco.

Il Dipartimento del Commercio USA ha rivisto al ribasso le stime preliminari sul prodotto interno lordo durante il primo trimestre, che suggerivano una crescita annua pari allo 0,2%, mentre adesso si sa che si  è avuta una contrazione pari allo 0,7%. Per quanto si tratti di un dato negativo, esso era ampiamente previsto, anzi, gli analisti si attendevano mediamente un calo dello 0,9%.

Tra i fattori che hanno portato alla contrazione ci sono un inverno dalle condizioni climatiche avverse, che hanno fermato la produzione di molti impianti, così come un anno fa, oltre a un super-dollaro, che alla fine di marzo risultava apprezzatosi ai massimi dal 2003 contro le principali valute. I consumi – colonna portante dell’economia americana, rappresentando i due terzi del pil – sono cresciuti dell’1,8%, meno dell’1,9% inizialmente stimato e del 2% previsto dagli analisti.

Quello del pil era l’indicatore macroeconomico più atteso delle ultime settimane. A questo punto è necessario chiedersi se abbia avuto una valenza positiva o negativa. In assoluto, è chiaro che il dato è stato negativo, ma già all’ultimo board di fine aprile della Federal Reserve si era scontato un calo del pil nel primo trimestre, ma il governatore Janet Yellen ne aveva rimarcato il carattere temporaneo e per alcuni aspetti accidentale (il meteo, appunto).

Scampato il pericolo di essere dinanzi a una contrazione maggiore alle attese (ma occhio alla terza e ultima revisione dei dati, che in America potrebbe riservare sorprese), la Fed potrà concentrarsi al prossimo board di metà giugno sui 2 indicatori più salienti: l’inflazione e la disoccupazione. Entrambi si mostrano vicinissimi ai rispettivi target.

 

Lascia un commento