La Grecia tra aiuti e segnali di speranza

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Il peggio, forse, è passato. I primi segnali di speranza sembrano essere finalmente nell’orbita del cielo che gravita sul Partenone di Atene.

Standard&Poor’s ha aumentato a sorpresa il rating della Grecia. Non più ‘Selective default’ ma ‘B-‘.

Pesa il grande successo dell’operazione buyback sul debito greco, nonché la grande determinazione dei Paesi membri dell’Unione Europea, convinti di voler mantenere Atene e il suo Governo all’interno dell’eurozona.

Così, qualcuno inizia ad accennare un timido sorriso dopo aver letto il comunicato della famosissima agenzia di rating internazionale (Al suo interno si legge che “La revisione al rialzo riflette l’ opinione dell’Agenzia circa la forte determinazione degli stati membri dell’Unione Economica e Monetaria europea (eurozona) a tutelare la presenza della Grecia nell’Eurozona“.

Una buonissima valutazione quella di S&P, che farà passare probabilmente un Natale più sereno al Paese, o perlomeno ai suoi economisti, impegnati a fare conti quasi sempre in rosso.

Il debito però, potrebbe essere presto estinto. Atene ha già incassato ben 7 miliardi di euro, ai quali si aggiungono i 34,3 miliardi incassati oggi in seguito al saldo della nuova tranche di aiuti provenienti da tutti i Paesi dell’Unione Europea. Aiuti che, seppur faticosamente, la Grecia è riuscita ad ottenere negli scorsi giorni.

Un funzionario del governo ellenico ha spiegato come verranno ripartiti i suddetti fondi. 11,3 miliardi serviranno a finanziare l’operazione di riacquisto dei Titoli di Stato. Altri 16 miliardi invece serviranno per effettuare la ricapitalizzazione delle banche.

 

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