La riduzione dei prestiti nel 2013 sottrae 50 miliardi a famiglie e imprese

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 Da molti mesi a questa parte il problema della crisi di liquidità del sistema bancario è diventato più che tangibile anche in Italia. Gli istituti di credito del nostro Paese, infatti, sempre più interessati da problemi di insolvenza e sofferenza bancaria, hanno drasticamente ridotto l’ammontare dei prestiti e dei finanziamenti concessi a famiglie e imprese.

Uno studio di Unimpresa ha fatto luce su questa situazione del mercato dei prestiti, utilizzando dati ufficiali forniti dalla Banca d’Italia. Nel corso dell’ultimo anno per cui si possiedono rilevazioni ufficiali, dunque, che va da giugno 2012 a giugno 2013, il mercato dei prestiti in Italia ha perso un totale di oltre 50 miliardi di euro, che non sono più stati erogati alle famiglie per un ammontare di 8,5 miliardi e alle imprese per un totale di 42,8 miliardi di euro.

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A livello tendenziale, dunque, il confronto tra i dati del 2012 con quelli del 2013 mostra un calo di oltre 51 miliardi, mentre, se si vanno a guardare i dati congiunturali si vede che la diminuzione rispetto al mese di maggio 2013 è stata in totale di 8 miliardi di euro.

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Scendendo ancora più nei dettagli, inoltre, i dati mostrano una riduzione per le imprese dei prestiti di tutte le tipologie e durate – a breve, a medio e a lungo termine – mentre per le famiglie una pesante contrazione nel settore dei prestiti personali (con un taglio di 1,9 miliardi di euro), del credito al consumo (con un taglio di 3,4 miliardi di euro) e in quello dei mutui per l’acquisto delle abitazioni (con un taglio di 3,1 miliardi di euro).

 

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