L’Agenda Monti

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Ieri mattina il premier Mario Monti, nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, ha fatto un piccolo accenno alle linee guida della sua Agenda per il rilancio dell’economia italiana, sorprendendo tutti con la sua apertura verso la patrimoniale. Un accenno al quale ha fatto seguito la sua Agenda composta da 25 cartelle in cui il premier dimissionario propone delle novitร  che sicuramente faranno discutere.

Oltre alla patrimoniale, che dovrร  essere applicata sui grandi patrimoni e sui consumi per non provocare ulteriori problemi alle categorie giร  deboli, Monti ha chiesto, all’esecutivo che verrร  dopo di lui, di riformare quanto prima la legge elettorale e, sopratutto, di tagliare i contributi pubblici alla politica, comprendendo in questo anche il divieto di accumulare indennitร  e retribuzioni vari per onorevoli e parlamentari.

Tra le altre soluzioni proposte, il rilancio dell’economia italiana deve passare anche per una riforma ampia e profonda del mercato del lavoro, a cominciare dalla detassazione del lavoro femminile e una semplificazione della burocrazia per poter attirare gli investimenti esteri.

Infine, l’Agenda Monti punta ancora alla lotta all’evasione fiscale, sulla riforma delle pensioni e su un nuovo sistema do ammortizzatori sociali. Ultimo punto, forse il piรน discusso, quello dell’Imu, una tassa sicuramente indigesta ma che, come avverte il premier, non puรฒ essere evitata.