L’economia spagnola da segnali di ripresa

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 L’indice Pmi che monitorizza il dinamismo nel comparto dei servizi in Spagna nel mese di luglio è salito a 56,2 da 54,8, ai massimi da fine 2006.

Lo ha reso noto Markit Economics, l’istituto che rileva i dati, individuando una ripresa in consolidamento grazie alla forza degli ordini e dell’occupazione nel terziario. Andrew Harker, l’economista di Markit autore del report sostiene che il salto fatto dai nuovi ordini è all’inizio della ripresa del settore nel mese di  luglio. L’attività è aumentata molto più velocemente delle attese così come ha sorpreso in positivo la creazione di posti di lavoro.

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“Le aziende sono ottimiste sulla ripresa visti gli ultimi sviluppi e continueranno a esserlo nei prossimi anni”. Ma nello stesso tempo le imprese sono state obbligate a diminuire i prezzi alla produzione per arrivare alla crescita dei nuovi affari tanto sperata. “Il tasso degli sconti è stato tuttavia il più basso dallo scoppio della crisi economica a metà 2008”. I gruppi produttivi nel terziario, soprattutto nei trasporti e servizi finanziari, hanno visto crescerei nuovi business nella misura più sostenuta da fine 2006, è stato il nono mese consecutivo sopra quota 50, che indica un ampliamento dell’attività. Gli economisti consultati da Reuters si aspettavano un risultato pari a 55,1. Intanto l’indice Pmi che monitorizza l’attività nel comparto dei servizi in Italia è calato in luglio a 52,8 da 53,9, contro previsioni per un ribasso più contenuto a 53,8. Bene invece l’attività economica nel comparto dei servizi in Germania, che si è velocizzata nel mese di luglio.

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