L’Italia fuori dalla recessione ma con dubbi sulla crescita

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 L’Istat ha mostrato come il Prodotto interno lordo (Pil) italiano si è espanso dello 0,1% nel quarto trimestre dello scorso anno rispetto ai tre mesi precedenti, confermando una stima precedente e la congruenza delle previsioni.

Tuttavia, il Pil in Italia è diminuito dello 0,9% rispetto al trimestre finale del 2012 , come ha aggiunto l’Istat, e questo porta a una revisione verso il basso della stima preliminare di un calo su base annua dello 0,8 %.

 

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L’Istat ha anche rilevato che gli investimenti fissi sono cresciuti a un ritmo trimestrale dello 0,9%, mentre i consumi  interni sono piatti. Questi dati mostrano dettagli su come l’economia in Italia sta per concludere una fase di recessione che durava da nove trimestri consecutivi.

Il commercio estero ha aggiunto 0,3 punti percentuali al consuntivo, le esportazioni sono cresciute dell’1,2% sul trimestre e le importazioni dello 0,2%.

In crescita anche il settore agricolo dello 0,8% rispetto al terzo trimestre, mentre il settore manifatturiero è cresciuto dello 0,3%. Il settore dei servizi è rimasto fermo, mentre il settore delle costruzioni ha fatto registrare una contrazione dello 0,7%.

I dati dell’Istat mostrano anche che la spesa delle famiglie ha continuato a contrarsi mentre la spesa pubblica è cresciuta ad un tasso trimestrale dello 0,2% in termini destagionalizzati.

Nonostante la fine della contrazione, l’economia in Italia è stata profondamente segnata dalla recessione, sollevando dubbi circa il suo futuro potenziale di crescita. Il tasso di aperture di nuove imprese nel settore commerciale non alimentare nei mesi di gennaio e febbraio è stato il più basso in 40 anni, mentre molti piccoli negozi hanno chiuso.

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