Vicino l’accordo sull’unione bancaria

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 I ministri delle Finanze dell’Unione Europea, che si sono riuniti ieri per trovare un accordo sull’unione bancaria, hanno affermato che ci sono stati buoni progressi dopo i colloqui a Bruxelles e che hanno lavorato per superare la situazione di stallo.

L’Unione europea è alla ricerca di un compromesso sul meccanismo di risoluzione unico e sul fondo comune di accompagnamento per coprire i costi di salvataggio o di chiusura delle banche. Il Presidente della Banca centrale europea (Bce) Mario Draghi aveva avvertito la scorsa settimana che il mancato raggiungimento di un accordo prima delle elezioni del Parlamento europeo di maggio avrebbe avuto conseguenze gravi per la zona euro e per la neonata unione bancaria.

 

Riunione dell’Ecofin sull’unione bancaria e non solo

 

Il ministro delle Finanze olandese Jeroen Dijsselbloem ha affermato che nessuna conclusione è stata raggiunta sulle regole per il processo decisionale. Le domande su come costruire il fondo e quando e come potrebbe toccare i mercati finanziari rimangono aperte. I ministri riprenderanno i colloqui oggi.

Dijsselbloem dopo la riunione ha detto ai giornalisti che si dovrebbe cercare di rafforzare ulteriormente le proposte in materia di liquidità del fondo proposto e che gli Stati membri e il Parlamento europeo europeo vogliono un accordo entro la fine di marzo.

Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, la cui nazione ha portato la più alta resistenza alle richieste del parlamento, ha rifiutato di commentare la riunione. Il ministro delle Finanze francese Pierre Moscovici ha invece affermato che la Germania non era lontana dall’accettare una proposta di calendario di otto anni per la costruzione del nuovo fondo.

L’obiettivo dell’Ue è di prevenire future crisi finanziarie mettendo in comune la responsabilità per le banche dell’area dell’euro. Un progetto presentato lo scorso anno da Michel Barnier, capo dei servizi finanziari capo del blocco,che si basa sulla realizzazione di un’agenzia centrale sostenuta da un fondo finanziato dai prelievi del settore di 55 miliardi di euro. Per Barnier questa settimana è fondamentale si può raggiungere un compromesso sulla grande maggioranza dei temi in discussione.

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