Lo spread giusto a quota 100 secondo Saccomanni

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 Il direttore generale di Bankitalia, spiega che il differenziale tra bund e BTp, per rispecchiare davvero la realtà, dovrebbe essere di 100 punti, per questo ha rivolto un appello alla politica, al mondo imprenditoriale e quello creditizio, per trovare un modo di rilanciare l’Italia.

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Il direttore di Bankitalia, alla fine degli incontri di primavera del FMI ha avuto un incontro con i giornalisti italiani ed ha avuto l’occasione di ribadire che lo spread dovrebbe essere a 100 punti per rispecchiare la situazione reale del nostro paese. Gli investitori che hanno creduto nelle possibilità dell’Italia, dovrebbero essere premiati, se poi si paragona anche la situazione del Belpaese con quella del Giappone, allora è chiaro che lo spread dovrebbe essere di 100 punti.

Il differenziale così alto, non può essere sostenuto a lungo dal paese ed è necessario lo sforzo di tutti.

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Secondo Saccomanni il governo deve proporre delle riforme strutturali del paese, le banche devono aiutare economicamente le imprese e queste ultime devono avere lo slancio verso l’innovazione, anche volgendo lo sguardo all’estero. Il credito bancario è importante ma ci sono anche altre fonti di finanziamento da scandagliare.

Insomma le imprese devono “riposizionarsi” sul mercato. Soltanto con uno sforzo sinergico sembra possibile ritrovare la competitività.

 

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