Nuovi massimi per Wall Street

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Malgrado la sottigliezza dei volumi dovuta al Natale, il fatto che ci si trovi alle ultime sedute annuali, malgrado il fatto che le Borse europee siano chiuse, Wall Street cresce.

Nella giornata di ieri, la Borsa newyorchese ha infatti aggiornato nuovamente i massimi storici. Secondo le statistiche è accaduto per la cinquantaduesima volta. L’indice S&P ha aggiornato i nuovi record. Mai era accaduto un ruolino di marcia così positivo, corposo. Non si vedeva, almeno, dall’ormai lontano 1995.

L’indice Dow Jones non è da meno: ha messo a segno il suo settimo rialzo consecutivo, il più lungo dal marzo dello scorso anno. In Asia, in nottata, Tokyo aveva chiuso sulla parità. Nel contempo aveva brillato la Borsa cinese, in rialzo di quasi tre punti percentuali. Questo è successo malgrado la discesa dei prezzi di gas naturali e petrolio.

Per Wall Street il 2014 si sta chiudendo molto bene. Si arriva al 2015 dopo aver collezionato 52 record in un anno. La Borsa americana è stata trascinata nel suo rally dall’effetto sorpresa pre-natalizio della crescita del Pil. Una crescita di molto superiore alle attese. Ciò significa che l’economia americana cresce per davvero. Ma per giustificare i record di Wall Street occorre chiamare in causa la grande abbondanza di liquidità e il fenomeno dei buy-back.

Nell’intero 2014, secondo Bloomberg, le aziende quotate nella Borsa americana hanno speso più di 914 miliardi di dollari tra dividendi e buy-back. Questo vuol dire che hanno utilizzato il 95% dei loro utili per non investire, non per redistribuire ricchezza alzando salari ai dipendenti, tuttavia per gratificare gli investitori di Wall Street.

In altri termini, le aziende usano gli utili per pagare dividendi e ricomprare le proprie azioni in Borsa.

 

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