Mercati azionari, c’è aria di ripresa

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 Stando alle stime degli esperti delle maggiori banche d’affari europee e statunitensi, come riportato da CorriereEconomia, il 2014 non sarà un anno di stagnazione, né di arretramento, per i listini globali. La crisi finanziaria ed economica cominciata nel settembre del 2008 con il fallimento della banca Lehman Brothers, sembra essere sulla via di una lenta risoluzione. L’ elemento più incoraggiante è il ritorno della crescita economica verso le medie di lungo periodo in tutte le principali aree.

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Il Pil mondiale, nel 2014, dovrebbe crescere, stando alle stime, a una velocità compresa fra il 2,9% e il 3,4% , l’eurozona dovrebbe riprendere nel 2014 il cammino della crescita della ricchezza (+1,1%), gli utili aziendali degli Stati Uniti potrebbero salire dell’8%, e aumenteranno in tassi anche in Giappone.

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I mercati emergenti non tengono il passo, dopo una corsa rialzista durata oltre 15 anni. Già il 2013 è stato un anno disastroso per i mercati emergenti che hanno iniziato a vedere un forte deflusso di capitali. L’inversione di tendenza si è avuta a partire dallo scorso mese di maggio quando, per la prima volta, è stato annunciata la probabile fine della politica monetaria espansiva della Banca centrale americana. La Fed, infatti, per bilanciare la crisi finanziaria del 2008, considerando il miglioramento della congiuntura economica, ha annunciato la riduzione graduale delle iniezioni di liquidità.

A risentirne sono stati Paesi e asset che in questi anni avevano particolarmente tratto beneficio dalla politica ultraespansiva della Federal Reserve, azioni e bond dei mercati emergenti in particolare.

 

 

 

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