Pensioni, anche gli uomini potranno uscire prima scegliendo il contributivo

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 L’ingresso in pensione per le donne che scelgono l’opzione contributiva potrà essere estesa anche agli uomini: la nuova proposta per tentare di risolvere il problema esodati. Ma rimane sempre la questione della copertura finanziaria

Si sta discutendo della probabilità di anticipare l’uscita dal lavoro e l’erogazione della pensione con l’opzione contributiva anche per gli uomini. Tale diritto potrebbe rappresentare un modo per dare risposte tangibili ai tanti over 50 che vanno a fare parte degli esodati rimanendo senza lavoro e senza pensione, dopo aver versato per decenni onerosi contributi previdenziali.

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A proposito del trattamento pensionistico per le donne, le commissioni di Camera e Senato hanno proposto un’uscita anticipata con 57-58 anni di età e 35 anni di contributi maturati, accettando però l’opzione contributiva. Quindi per l’assegno pensionistico si sceglierebbe solo il calcolo contributivo, il che significherebbe percepire una pensione più bassa.

Per Saccomanni combattere l’evasione fiscale non deve essere di ostacolo alla crescita economica

Il pensionamento anticipato negli ultimi 5 anni è stato scelto da oltre 17mila negli ma questa legge che offriva alle donne la possibilità di optare per questa soluzione, in via sperimentale, stabiliva che la sperimentazione durasse fino a fine 2015.
Moltissime sono state le richieste di proroga a continuare la sperimentazione di questo sistema, ma il problema più grande da risolvere rimane quello, come sempre, delle coperture finanziarie necessarie e che sembrerebbero non esserci, tanto che lo stesso ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, ha sollevato perplessità.

 

 

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