Spesometro, chi lo deve inviare entro il 31 gennaio

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 Il 31 gennaio 2014 scade la presentazione dello spesometro, che racchiude comunicazioni inerenti all’anno 2012, che dovevano essere fatte entro novembre 2013 e poi prorogate al 31 gennaio 2014, da parte dei soggetti obbligati alla comunicazione delle operazioni ai fini Iva.

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Entro il 31 gennaio, dovranno esserci le comunicazioni, per via telematica, inerenti le cessioni di beni o erogazioni di servizi di importo superiore a 500 mila euro, anche per i soggetti passivi che hanno attuato operazioni importanti ai fini Iva con operatori economici che hanno sede legale nei Paesi inclusi nella ‘black list’. Gli operatori finanziari dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate le operazioni fatte con carte di credito o bancomat, se l’ importo è superiore a 3.600 euro fatte nel secondo semestre del 2011.

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Lo spesometro, infatti, riguarda la comunicazione da parte degli operatori finanziari dei dati delle operazioni rilevanti ai fini Iva, di importo non inferiore a 3.600 euro, inerenti al periodo compreso tra 6 luglio e il 31 dicembre 2011, in cui l’acquirente è il consumatore finale che ha pagato con carta di credito, di debito o prepagata.

La comunicazione dei dati delle operazioni rilevanti ai fini Iva per il nuovo spesometro può essere fatta in forma aggregata per le operazioni con imposizione di fatturazione a partire da quelle riferite al periodo 2012. La comunicazione in forma aggregata presume l’invio della partita Iva o in mancanza del codice fiscale; del numero delle operazioni aggregate; dell’importo delle operazioni imponibili, non imponibili ed esenti; dell’intero importo delle operazioni fuori campo Iva; dell’intero importo delle operazioni con Iva non esposta in fattura; dell’intero importo delle note di variazione; dell’intera imposta sulle operazioni imponibile; dell’intera imposta relativa alle note di variazione.

 

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