Mercati azionari, quali asset class inserire nel portafoglio

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 Nei prossimi mesi i mercati azionari dovrebbero godere del supporto di una politica monetaria ancora accomodante e di un’accelerazione della crescita.

Le valutazioni dell’azionario globale si attestano leggermente al di sopra dei livelli storici. Il P/E di Shiller corretto per il ciclo mostra differenze significative a livello di singole aree e paesi. . In un contesto di rendimenti reali modesti, i dividendi continueranno probabilmente a rappresentare un elemento importante per i rendimenti azionari complessivi, spiega nell’Allianz Global Investors, Stefan Scheurer, vicepresidente Global capital markets & Thematic research.

Nei prossimi mesi la Realpolitik potrebbe provocare un aumento della volatilità. Eventuali correzioni temporanee delle asset class rischiose possono rappresentare occasioni interessanti per incrementare le posizioni.

In tale scenario sono preferibili i mercati europei. Nel Vecchio continente, infatti, si sono manif estate tendenze al superamento della crisi e i dati più recenti riguardanti il Pmi sono stati sopra i 50 punti che separano le fasi di espansione da quelle di recessione. Inoltre le valutazioni sul mercato azionario rimangono ancora interessanti. Tendenza positiva anche per le obbligazioni societarie americane per le quali i premi per il rischio (anche high yield) sono giustificati dai dati attuali sui fondamentali e sui mercati e le valutazioni sono attraenti rispetto alle obbligazioni governative.

Gli analisti di Allianz Global Investor mantengono una posizione più neutrale sugli Stati Uniti che, dopo gli effetti del rigido clima invernale dovrebbero riprendere il cammino di crescita. Il miglioramento del contesto congiunturale dovrebbe influire positivamente sulle previsioni delle aziende e, di conseguenza, sulla dinamica delle revisioni delle stime sugli utili societari. Tuttavia, in base al P/E di Shiller, il mercato USA risulta tra i mercati azionari più cari, anche da un punto di vista storico. Neutralità anche su obbligazioni in euro, emergenti e Giappone.

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