Il ministro Padoan assicura che le riforme continueranno a ritmi serrati

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  Non si riesce in alcun modo a far ripartire la crescita e questo rischia di rendere difficile l’azione del governo, ma nonostante ciò la strada delle riforme non sarà trascurata.

Lo ha affermato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan dopo aver appreso i dati della produzione industriale che ha registrato nel mese di maggio un dato negativo e fatto diventare incerta la ripresa nel secondo trimestre. Padoan ha poi escluso che ci possa essere bisogno di una manovra correttiva dei conti pubblici.

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“I dati macro più recenti, se confermati, indicano un ritardo nel meccanismo di ritorno a una crescita sostenuta in Europa e altrove. Ciò è vero anche per il nostro Paese. I margini di azione del governo si faranno in questo caso più stretti ma non per questo si indebolisce la prospettiva di medio termine indispensabile per un salto di qualità del Paese tramite una decisa azione riformatrice”, ha detto Padoan alla Camera.

“Questa prospettiva è necessaria anche per il mantenimento dell’equilibrio difficile tra consolidamento dei conti pubblici e sostegno alla crescita e all’occupazione e il governo è determinato a preservarla”. Le ultime stime ufficiali del governo sono state effettuate ad aprile e indicano per il 2014 una crescita dello 0,8% mentre, secondo gli economisti di Confindustria ed altre istituzioni private, il Pil non salirà oltre lo 0,3%. Padoan ha fino ad oggi sempre escluso in modo perentorio una manovra correttiva per centrare gli obiettivi di bilancio nel caso di una crescita inferiore alle attese. Ma la Commissione europea uscente ha chiesto all’Italia maggiori sforzi per centrare nel 2014 l’obiettivo di un saldo strutturale in pareggio rispettando le regole Ue sulla riduzione del debito.

 

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